Rapine con la pistola finta. Due giovani a processo

Castelvetro, presi di mira una donna e il dipendente di un hotel della zona. Il mandante sarebbe un ragazzo di soli 19 anni deceduto in un incidente.

Rapine con la pistola finta. Due giovani a processo

A processo i due giovani accusati di due rapine

La ‘mente’ del gruppo di rapinatori sarebbe stata un ragazzo di soli 19 anni, che è deceduto in un terribile incidente stradale lo scorso febbraio. A rischiare ora una pesante condanna per il reato di rapina aggravata in concorso sono due ragazzi di 23 e 29 anni che, a quanto pare, inizialmente avevano in comune soltanto una cosa: l’amico 19enne. Ieri i due si sono invece ritrovati in aula, in tribunale a Modena, per rispondere delle pesanti accuse a loro carico: due colpi, una rapina e una tentata che sarebbero avvenuti a distanza di un giorno, lo scorso gennaio a Castelvetro. Ieri mattina i legali dei due ragazzi, entrambi lavoratori hanno chiesto di poter patteggiare la pena a due anni per i propri assistiti. Pur avendo la pubblica accusa dato parere favorevole al patteggiamento, il giudice ha rigettato la richiesta avanzata dalla difesa, ritenendola non adeguata, vista la gravità del reato. Il giudice ieri si è quindi dichiarato incompetente e il prossimo dicembre i presunti rapinatori torneranno davanti al Gip che deciderà se accettare una nuova proposta di patteggiamento. Non si esclude che le difese chiedano il rito abbreviato. I legali difensori avevano chiesto per gli assistiti l’attenuante della minima partecipazione, ritenendo che il promotore fosse il 19enne. Passando ai fatti: i due sono accusati di rapina aggravata per due distinti episodi avvenuti a distanza di un giorno l’uno dall’altro. Secondo le accuse i due, a bordo di un’auto condotta dal 19enne (poi deceduto) arrivarono nei pressi di uno sportello bancomat. Il 23enne avrebbe quindi consegnato al 29enne la pistola – una scacciacani. Quest’ultimo, con la finta arma in pugno si sarebbe quindi avvicinato alla vittima, una 47enne che aveva appena prelevato 150 euro, facendosi consegnare il denaro.

Valentina Reggiani