REDAZIONE MODENA

Raid e bandiere quasi strappate: alta tensione

«Ho solo messo la mano nella bocca del cannone, volevo accertarmi di che materiale fosse f...

Raid e bandiere quasi strappate: alta tensione

"Ho solo messo la mano nella bocca del cannone, volevo accertarmi di che materiale fosse fatto. Sarà da verificare se c’è stato effettivamente un danno. A quel punto è intervenuto un uomo alle spalle che poi si è qualificato come agente della Digos. Successivamente gli ho anche chiesto scusa".

È stato identificato e condotto in questura Davide Ruggerini, che ieri mattina in piazza era venuto a vedere l’installazione in piazza XX. "Vorrei distinguere due piani – è il pensiero di Ruggerini a proposito del del carro a(r)mato – il piano di un messaggio ambiguo, controverso provocatorio e di non semplice elaborazione rivolto agli adulti. E ci può anche stare. Se l’obiettivo è stimolare l’approfondimento critico presso un pubblico adulto, l’obiettivo è stato raggiunto". Ma, aggiunge, "c’è un dettaglio fondamentale: la gettoniera che aziona il cannone è ad altezza bambino. Il bambino inserisce il gettone e il cannone si mette a girare allegramente con musica e luce. Mi pare che sorga immediata una domanda: i bambini vogliamo lasciarli stare? O vogliamo che quando saranno grandi ricordino quel simpatico carro armato buono che spargeva allegria?".

Momenti di tensione sempre nella giornata di ieri per un uomo di origine straniera che urlando ha provato a strappare la bandiera israeliana sul tank: "Noi siamo amici degli ebrei, loro sono nostri fratelli, ma non degli israeliani che stanno sterminando i bambini".

g.a.