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Ragazzini accerchiati e presi a calci

CARPI Momenti di tensione sabato sera all’esterno di un ristorante, nella zona industriale di Carpi, che si affaccia sulla tangenziale Losi....

Ragazzini accerchiati e presi a calci

Momenti di tensione sabato sera all’esterno di un ristorante, nella zona industriale di Carpi, che si affaccia sulla tangenziale Losi. Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di ragazzi, di origine straniera, si è avvicinato a due giovani che erano appena usciti dal locale, tra i 17 e i 15 anni. Le due amiche con cui avevano trascorso la serata erano ancora all’interno: quando li hanno raggiunti hanno visto che erano accerchiati dal gruppo. Dopo le offese e gli spintoni, gli aggressori avrebbero chiesto dei soldi e alla risposta negativa dei due giovani, sono volati calci e schiaffi ai danni degli stessi. Secondo alcuni testimoni, il gruppo avrebbe cercato di spingere i quattro giovani verso la zona più boschiva, ma l’atteggiamento protettivo dei due ragazzi avrebbe avuto la meglio a tal punto che gli aggressori, probabilmente per timore di una denuncia, avrebbero anche chiesto scusa per i calci e schiaffi. Per poi dileguarsi velocemente verso la piazza, dove lo stesso gruppo sarebbe stato visto. Su quanto accaduto indaga il commissariato di Pubblica sicurezza di Carpi. Tra i testimoni all’evento c’è chi conferma l’esistenza di un collegamento con quanto successo poche settimane fa all’istituto Vallauri quando, verso la fine della ricreazione, oltre una decina di giovani tra i 15 e i 17 anni, stranieri di origine pakistana, studenti di altri istituti carpigiani e anche provenienti dal Reggiano, travisati con sciarpe e passamontagna, hanno fatto irruzione nel cortile del Vallauri e si sono scagliati contro un alunno maggiorenne della scuola, aggredendolo, muniti di coltellini e anelli come tirapugni. Il professore Vincenzo Giordano, intervenuto per evitare il peggio, è stato colpito da un pugno in faccia con conseguente frattura del setto nasale. Dopo pochi giorni, il Valluari, con la dirigente Silvia De Vitis, ha promosso una manifestazione contro la violenza ‘Sì alla comunità educante, no alla violenza’, cui ha partecipato un migliaio di persone.

Maria Silvia Cabri