GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Quei progetti ’figli di nessuno’. Scaricati anche da Muzzarelli. Via al percorso partecipativo

L’ex sindaco ha sorpreso tutti liquidando le 19 proposte del bando: "Li avrei bocciati anch’io...". Ma alcuni sarebbero stati salvati attivando prescrizioni. E parte il coinvolgimento dei cittadini.

L’ex sindaco ha sorpreso tutti liquidando le 19 proposte del bando: "Li avrei bocciati anch’io...". Ma alcuni sarebbero stati salvati attivando prescrizioni. E parte il coinvolgimento dei cittadini.

L’ex sindaco ha sorpreso tutti liquidando le 19 proposte del bando: "Li avrei bocciati anch’io...". Ma alcuni sarebbero stati salvati attivando prescrizioni. E parte il coinvolgimento dei cittadini.

"I 19 progetti? La maggior parte avevo già deciso io di bocciarli...", quasi un sussurro quello dell’ex sindaco Gian Carlo Muzzarelli nell’intervista di giovedì, che però ha fatto sobbalzare parecchi in Comune. Ma come? Il respingimento di quelle proposte da parte della giunta di Massimo Mezzetti non rappresentava l’alba di una nuova era dell’urbanistica sostenibile dopo anni anni di foga cementificatoria? Il fatto è che l’ex sindaco ha inteso proprio smontare questa narrazione, ha voluto annacquare la valenza politica del pollice verso a quei piani facendo capire che non è che da un parte c’è san Francesco e dall’altro il lupo cattivo. Quei 19 progetti sono stati presentati all’ultimo momento, ad aprile, poco prima delle elezioni, a Consiglio comunale chiuso praticamente. E questa indubbiamente è stata una forzatura. Ma non è detto che se ci fosse stato ancora Muzzarelli li avrebbe approvati così come sono.

La prova del nove non ci può essere poiché le proposte sono state tombate a luglio prima di tutto dai tecnici, quando la vecchia amministrazione non c’era più e la nuova si doveva di fatto ancora insediare. Come sarebbe andata a finire se ci fosse stato ancora Muzzarelli? Chissà. L’unica indiscrezione che trapela – se proprio a questo punto vogliamo ancora individuare una sfumatura politica alla decisione – è che Muzzarelli avrebbe sommerso i progetti salvandone solo tre, al massimo quattro, (tra cui quello della ProLatte e dell’ex mercato Bestiame). Ma non comunque così com’erano. Avrebbe probabilmente attivato alcune prescrizioni alle quali i progettisti si sarebbero dovuti attenere se avessero voluto proseguire. Quindi una manciata di proposte sarebbero state rimandate, non bocciate.

La giunta Mezzetti invece, come spiega anche l’assessora Carla Ferrari nell’intervista nella pagina a fianco, si è attenuta al parere dei tecnici, e lo stesso sindaco, quando a fine settembre gli è stato chiesto se i progetti non potevano essere congelati invece che silurati del tutto, ha risposto che "il bando aveva un grave vizio di origine: è stato fatto con le date sbagliate, è stato fissato il termine del 22 aprile per la presentazione delle proposte, a pochi giorni dalle elezioni, con il Consiglio in mora, ed è stata stabilita la chiusura dei termini per l’esame il 22 luglio, proprio nel giorno in cui si sono insediate le nuove commissioni. Avevamo già predisposto un bando di ’congelamento’ dei progetti, ma i tecnici comunali ci hanno spiegato che trattandosi di una delibera di Consiglio non era possibile intervenire con una delibera di giunta. Solo che non essendoci ancora le commissioni il Consiglio non poteva pronunciarsi. Allora siamo stati costretti a respingerle".

In ogni caso, adesso si apre una nuova pagina. In vista del bando rinnovato il Comune ha avviato ieri il percorso partecipativo ’Sei la mia città. Rigeneriamo Modena’ annunciato qualche settimana fa dall’assessore Vittorio Ferraresi (nella foto) nel quale tutti i cittadini, i Consigli di quartiere, le associazioni, i comitati, i tecnici e categorie professionali sono chiamati a ripensare i quartieri di Modena e attraverso il quale, spiegano dal Comune, "l’amministrazione intende avviare processi di rigenerazione della città a partire dai bisogni delle persone che ci abitano, studiano e lavorano". Se più volte, "parlando con i vicini, vi siete detti che nel parco e nelle strade del quartiere servirebbero più alberi e più ombra per raffrescare la città nelle torride giornate estive, ma anche più illuminazione per muoversi in maggior sicurezza la sera; oppure se pensi che la pista ciclabile di fianco a casa sarebbe comodissima per andare al lavoro se fosse collegata con quella che passa oltre, è arrivato il momento giusto per proporlo".