MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Quando il reggae è made in Italy ’Africa Unite’ alla Fattoria Centofiori

L’atteso concerto del tour ’Perché non è fortuna 2023’ domani sera: "Celebriamo una storia lunga 42 anni" .

Quando il reggae è made in Italy  ’Africa Unite’ alla Fattoria Centofiori

Quando il reggae è made in Italy ’Africa Unite’ alla Fattoria Centofiori

di Maria Silvia Cabri

Dopo la pubblicazione di ‘7 Secondi’, terzo singolo estratto dall’album ‘Non è Fortuna’ (2022), gli Africa Unite tornano in tour con ‘Perché non è fortuna 2023’ e domani sera si esibiscono al Roots Our Future Festival a Fattoria Centofiori a Modena dove si presentano con la nuova formazione che vede il ritorno della sezione fiati, come racconta Bunna, voce della storica band.

‘Perché non è fortuna’, il nome del tour dall’ultimo album...

"Volevamo rimarcare il titolo ma aggiungendovi un particolare diverso. In scaletta ci saranno i brani dell’ultimo album e alcuni evergreen del nostro storico repertorio".

E… perché ‘non è fortuna’? "Non è stata ‘fortuna’ fare la storia del raggae in Italia. Una storia, la nostra, lunga 42 anni e che è ancora viva e vitale. Emblematica è in tal senso la copertina scelta per il disco: se il funambolo riesce a camminare nel vuoto sulla corda e non cade non è perché è fortunato, ma perché hai imparato a farlo. Se dopo quattro decenni siamo ancora qui a fare la nostra musica è perché abbiamo studiato, ci siamo applicati e dedicati".

Come definireste il vostro ultimo album?

"Un disco ‘celebrativo’: 42 anni di attività non sono pochi e non sono tanti i gruppi che dopo tanto tempo sono ancora insieme a suonare. Un disco quindi che ci rappresenta pienamente, espressione del nostro stile, originale e riconoscibile, sia a livello musicale che di testi, mirati a fare passare un messaggio". Quale messaggio?

"Dipende dalla situazione: in questi anni abbiamo parlato di razzismo, pena di morte, guerra, ma anche di amore, dipende da come siamo ispirati. Pure nell’ultimo album c’è una canzone che parla di razzismo, prendendo spunto dall’uccisione di un afroamericano. Nonostante passino gli anni, certi errori continuano a ripetersi e nel 2023 ancora si parla di discriminazioni". Come siete nati?

"Nel 1981, immediatamente dopo la prematura scomparsa di Bob Marley, Madaski ed io abbiamo formano gli Africa Unite, cominciando il percorso che oggi ci ha portati a diventare il gruppo più longevo e rappresentativo del reggae made in Italy".