"Progetti bocciati, decisione giusta della giunta Mezzetti e del Consiglio"

Italia Nostra elogia la nuova Amministrazione per aver ripristinato il diritto dei cittadini di partecipare alle scelte urbanistiche, bocciando i progetti del 'bando Muzzarelli'. La decisione è giusta nel merito e nel metodo, contrastando interessi privati a favore dell'interesse pubblico e promuovendo la partecipazione cittadina.

"Progetti bocciati, decisione giusta della giunta Mezzetti e del Consiglio"

Il Consiglio comunale che ha ratificato la bocciatura da parte della giunta dei. 19 progetti che riguardano nuovi insediamenti in città

"Nel giugno scorso Italia Nostra aveva denunciato l’intento della precedente Amministrazione di sottrarre ai cittadini il diritto, che hanno per legge, di conoscere ed esprimersi sulle scelte urbanistiche prima della loro approvazione. Oggi ha il dovere di riconoscere che quel diritto è stato ripristinato nel nuovo corso intrapreso senza indugio da questa Amministrazione, dopo vent’anni di politiche urbane che non hanno giovato alla Città". Italia Nostra plaude alla bocciatura da parte della giunta Mezzetti dei 19 progetti del ’bando Muzzarelli’. "La prima decisione di grande rilevanza proposta dalla nuova Amministrazione e votata dal Consiglio comunale – sottolinea l’associazione – non avrebbe potuto meglio segnare il rigetto della prassi che per un ventennio ha gravato sulla politica urbanistica, né affermare con maggior forza una visione alta dell’interesse pubblico che deve guidare le trasformazioni e lo sviluppo della città".

È una decisione "giusta nel merito", a fronte "di progetti che dimostrano all’evidenza come dagli interessi privati possano venire istanze e sollecitazioni, non certo visione e guida dei processi di trasformazione della città, e come addirittura siano ignorati essenziali requisiti di funzionalità e sostenibilità degli stessi interventi proposti".

È una decisione "giusta innanzitutto nel metodo, che annulla un procedimento congegnato per portare alla decisione del Consiglio progetti istruiti nel segreto dell’ufficio, senza che la cittadinanza abbia avuto nemmeno modo di vederli, e che all’opposto fonda i procedimenti di attuazione del PUG sulla sistematica partecipazione dei cittadini, non solo nella valutazione dei progetti, ma in via preventiva sulla stessa formazione degli indirizzi che debbono essere osservati".