Bigliettini offensivi attaccati alle pareti della scuola ma anche messaggi minacciosi e appostamenti. E’ finito a processo con l’accusa di stalking un 60enne che, per diversi mesi, avrebbe perseguitato una professoressa 40enne di Vignola di cui si era invaghito. Ieri mattina, davanti al Gip la difesa ha chiesto per l’imputato il patteggiamento e l’udienza è stata rinviata al prossimo marzo. Secondo le accuse l’uomo, un amico di famiglia della vittima, si era appunto innamorato della professoressa e, non essendo il sentimento corrisposto, aveva iniziato ad inviarle una serie di messaggi. Dalle avances, però, l’imputato era passato agli insulti che aveva scritto anche nero su bianco su alcuni foglietti attaccati davanti all’istituto scolastico in cui la vittima lavorava. La donna, pur non sorprendendolo in flagranza aveva capito subito che il responsabile di quei messaggi minacciosi era lo stesso uomo sorpreso invece a fare appostamenti e a pedinarla e subito erano scattate le indagini dei carabinieri.
Terminati gli accertamenti, che avrebbero immediatamente confermato la responsabilità dell’imputato, l’uomo è quindi finito in aula ed ora, probabilmente, patteggerà la pena. La vittima, essendo già stata risarcita, non si è costituita parte civile al processo.