San Cesario, prende a pugni mamma e ragazzina. Marito ubriaco, finisce in manette

Violenza domestica. L’uomo, un 30enne romeno, non potrà più avvicinarsi a loro

Prende a pugni mamma e ragazzina. Marito ubriaco, finisce in manette

Prende a pugni mamma e ragazzina. Marito ubriaco, finisce in manette

San Cesario, 30 giugno 2024 – Ha picchiato la compagna con estrema violenza, incurante del fatto che tra le braccia la donna stringesse il loro bambino di appena un anno. Mentre tentava di schiaffeggiarla al volto, ha colpito il piccolo. La figlia della donna, nel tentativo di difendere la propria mamma si è scagliata contro l’aggressore ma è stata a sua volta massacrata di botte e trascinata per i capelli. L’ennesima agghiacciante storia di violenza domestica si è verificata venerdì sera a San Cesario Sul Panaro. La vittima ha subito chiamato i carabinieri, che sono giunti prontamente sul posto, arrestando il marito violento. In manette è finito un rumeno di 30 anni che ieri mattina, all’esito dell’udienza per direttissima è stato sottoposto a divieto di avvicinamento alla donna e ai bambini.

Il 30enne è stato scarcerato e in caso di violazione della misura cautelare, scatterà un aggravamento della stessa. La prosecuzione della direttissima è prevista per il prossimo 19 settembre. L’uomo è accusato di lesioni aggravate verso la compagna convivente appunto e la figlia della donna. Secondo le indagini dei militari, venerdì sera il balordo, dopo aver ingurgitato parecchio alcol, nel corso di un litigio ha colpito la donna, che aveva con sé in braccio il figlio minore di appena un anno e, nel tentativo di schiaffeggiarla, ha colpito il bambino. Ma il 30enne non si è fermato neppure dinanzi alle ferite cagionate al piccolo, continuando a colpire con un pugno la donna. La figlia della vittima è intervenuta in difesa della giovane mamma, ma l’indagato si è girato e ha iniziato a prendere a pugni la ragazzina. Le vittime, che hanno subito chiamato i carabinieri temendo per la propria incolumità, sono state poi trasportate in ospedale e medicate. La ragazzina è stata dimessa con quindici giorni di prognosi, la mamma cinque. L’uomo non potrà più avvicinarsi a loro.

Valentina Reggiani