La ‘predica’ anti truffa dei carabinieri in chiesa a Modena: “Attenti ai finti operatori del gas”

I militari hanno informato e messo in guardia i fedeli più anziani sui trucchetti e i raggiri dei malviventi

Nelle chiese dei comuni interessati ogni sacerdote, al termine della benedizione, ha concesso uno spazio sul pulpito ai carabinieri

Nelle chiese dei comuni interessati ogni sacerdote, al termine della benedizione, ha concesso uno spazio sul pulpito ai carabinieri

Modena, 16 settembre 2024 –  Primo : "Non lasciare gli anziani soli ed avvisarli dei rischi in cui possono incorrere se aprono la porta a persone sconosciute". Secondo: "Le forze dell’ordine non prelevano soldi dai privati ed evitano accuratamente di effettuare controlli-visite in borghese nelle abitazioni, se non in situazioni di estrema necessità". Terzo: "In caso di dubbi, prima di aprire la porta a chicchessia, avvisare il 112 con il proprio telefono avendo cura di accertarsi che la linea non risulti già occupata da una precedente comunicazione".

Sono alcune delle regole indicate dai comandanti delle tenenze e delle stazioni dei carabinieri di Modena, del distretto e della Valle del Panaro che ieri mattina in chiesa hanno messo in guardia gli anziani contro le truffe.

Nelle chiese dei comuni interessati ogni sacerdote, al termine della benedizione, ha concesso un breve spazio sul pulpito, per consentire ai militari di fare il punto sulle insidie e i numerosi trucchetti – a cui fare attenzione – messi in opera da malfattori per razziare contanti e preziosi, custoditi dalle famiglie.

Le truffe più gettonate restano quelle del finto carabiniere-poliziotto, che piomba in casa inscenando un incidente o un qualsiasi problema giudiziario a scapito di un figlio o di un nipote: "Così il delinquente chiede la consegna di soldi e preziosi in cambio di una fantomatica liberazione del giovane parente, fino a quel momento trattenuto in stato di arresto".

Ed ancora più frequente è diventata la truffa del finto tecnico del gas, che utilizza bombolette spray che simulano perdite, convincendo gli ignari anziani ad aprire le loro case e consentendo così ad altri complici di agire indisturbati, rovistando nei cassetti di ogni stanza, questo quando i truffatori non riescono addirittura a farsi consegnare banconote e preziosi, assicurandone la custodia in caso di improvviso scoppio.

L’incontro è servito anche a sensibilizzare i più giovani per convincerli dell’importanza di fare rete intorno agli anziani più deboli e proteggerli da questi rischi.