"Porterò in Regione le esigenze del territorio"

Stefania Gasparini candidata al Consiglio dell’Emilia-Romagna: "Tra le priorità il nuovo ospedale, i servizi alle famiglie e la viabilità"

"Porterò in Regione le esigenze del territorio"

Stefania Gasparini con il candidato alla presidenza Michele De Pascale

Portare la realtà di Carpi e del territorio dell’Unione Terre d’Argine in Regione. Questo l’obiettivo primario di Stefania Gasparini, già vicesindaco e assessore comunale all’economia e all’istruzione, e attualmente presidente della Commissione di garanzia del Pd nazionale. E’ lei la figura indicata dal Pd di Carpi come candidata per il Consiglio regionale dell’Emilia Romagna.

Il suo nome circolava, adesso c’è l’ufficialità: come ha accolto la designazione?

"Come onore e al tempo stesso onere. Avere la fiducia di un collettivo, come il Pd di Carpi, è un orgoglio, ma al tempo stesso è una responsabilità dimostrare di essere all’altezza di questa fiducia".

Se l’aspettava?

"Avevo dato la mia disponibilità ma nel pieno rispetto delle scelte e dei passaggi del gruppo dirigenziale. La mia decisione nasce da una riflessione non esclusivamente personale ma collettiva e ha radici nelle mie esperienze politiche e amministrative".

Perché ha scelto di puntare sulla Regione?

"Dopo tanti anni (dall’era Campedelli, ndr) senza un nostro rappresentante in Regione, nonostante gli sforzi del Pd e del sindaco Bellelli, che ringrazio per il suo operato, ho reputato fosse opportuna una presenza diretta sul campo. Vorrei essere portavoce dei territori: Carpi (73mila abitanti) e l’Unione Terre d’Argine (oltre 100mila) ne hanno bisogno".

Quali le sue priorità?

"In primis la sanità con il nuovo ospedale di Carpi, e più in generale la gestione del cambiamento climatico, il macro tema della mobilità (viaria e trasporto pubblico locale che è deficitario), i servizi alle famiglie, comprensivi di infanzia, anziani, casa, lavoro. Economia: i problemi del comparto tessile e la crisi del manifatturiero necessitano di un supporto regionale".

Dalle sue parole traspare la consapevolezza anche delle criticità

"Occorre riconoscere le cose che vanno bene e quelle che invece non vanno. Come afferma De Pascale, chi si candida deve avere contezza del buon governo della Regione ma saperlo declinare al futuro nella consapevolezza di ciò che deve essere migliorato e affrontato in modo pragmatico, a differenza del centro destra che si limita a rivendicazioni ideologiche. Io vivo questo territorio a 360 gradi, come cittadina, donna, madre, come persona che ha avuto bisogno della sanità: conoscere la città e il funzionamento della macchina amministrativa, oltre alla mia esperienza a livello nazionale, reputo consentano di sapere come e dove cercare le risorse e anche di poter portare le nostre buone pratiche in Regione".

Maria Silvia Cabri