"Porta Aperta, sinergie a favore dei più deboli"

L’associazione modenese e quella carpigiana insieme contro lo spreco alimentare e il sostegno ai fragili. Firmato un protocollo d’intesa

"Porta Aperta, sinergie a favore dei più deboli"

Omar Sala e Alberto Caldana alla firma del protocollo

Carpi (Modena), 24 luglio 2024 – Rafforzare le iniziative di accoglienza e inclusione a favore di persone in condizione di marginalità, prevedendo diverse azioni tra cui l’apertura a Carpi di una sede distaccata dell’ambulatorio medico di Porta Aperta Modena. Questo uno degli obiettivi alla base del protocollo di intesa tra le associazioni di volontariato Porta Aperta di Modena nata nel 1978 e Porta Aperta di Carpi nata nel 1988, siglato ieri mattina nella sede carpigiana dai due presidenti, rispettivamente Alberto Caldana e Omar Sala. Come i presidenti stessi hanno spiegato, Le due associazioni, pur avendo lo stesso nome, ‘Porta Aperta’, sono due realtà giuridiche diverse, operanti in Diocesi distinte (Modena-Nonantola e Carpi) su temi comuni, riunite sotto la cura pastorale del medesimo Vescovo don Erio Castellucci. "Il protocollo che abbiamo siglato – affermano Caldana e Sala - ci vedrà collaborare sul tema della lotta allo spreco alimentare e sostegno alimentare a persone e famiglie in difficoltà economica. Le nostre ‘Recuperandia’ e ‘Arca Lavoro’ impresa sociale collaboreranno per la promozione della cultura del riuso e lo sviluppo di tirocini/inserimenti lavorativi e laboratori socio-occupazionali". Oltre all’apertura nella città dei Pio di un ambulatorio medico (per il quale già sussiste una convenzione con l’Ausl di Modena) volto a servire anche i comuni delle Terre d’Argine, verrà implementato il Centro d’ascolto di Porta Aperta Carpi con l’apertura di uno sportello di ‘Avvocato di strada’ in collaborazione con quello già operante (pro bono) da anni presso Porta Aperta Modena, per aiutare "le persone più fragili a risolvere questioni legate alla residenza (senza la quale non si può avere la tessera sanitaria con tutte le conseguenze annese), all’assicurazione, al lavoro".

Proseguono i presidenti: "Dall’esperienza di Porta Aperta Carpi e Porta Aperta Modena sono nate in Italia altre associazioni (a Mirandola, Como, Brescia…) che hanno lo stesso nome e le stesse finalità. Pertanto, le nostre due associazioni si impegnano, appena possibile, ad organizzare un incontro di queste realtà, sia per sottolineare l’aspetto generativo della loro storia sia per uno scambio di esperienze. Infine, intendiamo potenziare gli aspetti trasversali della vita delle due associazioni ideando ad esempio strategie e iniziative comuni per la promozione del volontariato e su come essere a servizio della comunità, in modo sempre più costruttivo, con le Chiese locali di appartenenza". "L’accordo con gli amici di Porta Aperta Modena - conclude Sala - sono certo ci aiuterà a migliorare nel servizio ai più fragili in sinergia con le chiese locali di appartenenza".

Maria Silvia Cabri