Continuare nella costruzione della sezione italiana del Partito Popolare Europeo; questo il messaggio scaturito dalla due giorni del convegno nazionale dei Popolari Liberali di Carlo Giovanardi che si è svolto sabato e ieri a Modena. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha auspicato che questo possa avvenire attraverso l’adesione di tutti a Forza Italia-Partito Popolare Europeo, che si sta organizzando sui territori su base democratica. Giovanardi ha convenuto con Gasparri che questo sarà possibile con l’elezione, da parte degli iscritti, dei dirigenti a tutti i livelli, dai segretari locali sino al segretario nazionale, dando spazio nel partito alle varie sensibilità. Assieme al presidente nazionale del movimento Corrado Giardina sono intervenuti nel dibattito anche Antonio Platis, Giovanni Gidari e Fabio Filippi, candidati per Forza Italia nelle recenti elezioni regionali a Modena e Reggio Emilia. I tre esponenti hanno sottolineato come, con l’apporto di tutti, in Emilia Romagna il partito sia passato dal 3,1 per cento del 2020 al 5,6 del 2024, quasi raddoppiando i voti. Giovanardi ha aggiunto: "Se vogliamo vincere le prossime elezioni nazionali e regionali bisogna rifare il Pdl, il Popolo della Libertà, cioè un’area che mette insieme cattolici e laici di ispirazione cristiana. Bisogna lavorare tutti assieme, per vincere come in Liguria e non perdere come in Emilia". Gasparri anche sui social ha lanciato un messaggio: "L’unione fa la forza e anche in questa occasione l’ho voluto ribadire".
Dal tavolo del convegno, ha sottolineato che i problemi della giustizia continuano anche dopo Berlusconi: "Lui subiva una persecuzione dalla giustizia, questo è un fatto, ma la situazione dalla sua scomparsa è peggiorata". Di interesse è stata la presentazione del libro ’Confesso ho governato’ da parte dell’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che ne ha parlato con l’avvocato Luca Ghelfi. Toti, travolto da una bufera giudiziaria che lo ha costretto alle dimissioni, ha sottolineato le anomalie del suo caso, sostenendo l’assoluta correttezza dei suoi comportamenti, paragonandoli a situazioni ben più eclatanti che avvengono da parte di amministratori della rossa Emilia, senza – ha fatto notare – nessun apparente interesse da parte della Magistratura. "Giovanardi – ha detto Toti – è un amico di mille battaglie, soprattutto per riformare la giustizia.
Il libro parte dalla brutta avventura vissuta questa estate ed è una riflessione sui rapporti tra politica e giustizia. Oggi la politica ha bisogno di riappropriarsi dei propri spazi e prerogative".