Pavullo (Modena), 18 agosto 2024 – Appenninosport, affidatario della gestione della piscina di Pavullo a seguito del bando di concessione del 2015, non ci sta alle critiche rivolte da Fratelli d’Italia di Pavullo per voce della presidente Federica Galloni, che nei giorni scorsi aveva segnalato voci di malcontento da parte dei tanti appassionati di nuoto e sport acquatici frequentatori della struttura e chiedeva chiarezza sui lavori da fare per un intero mese. Il gestore replica alle contestazioni avanzate "innanzitutto – dice – perché ci preme evidenziare che ogni segnalazione ricevuta direttamente o per il tramite degli uffici comunali è stata accolta ed evasa", ed afferma di non voler rispondere "a illazioni e polemiche pretestuose, che citano fatti non veri o risolti prontamente mesi e mesi fa". Inoltre annuncia di valutare "in quali sedi gestire il danno di immagine e di reputazione subito".
Per quanto riguarda le pulizie, Appenninosport afferma che il servizio è affidato a un’azienda locale che provvede a eseguire interventi concordati e programmati come da protocollo al fine di mantenere gli ambienti sanificati e accoglienti. "Il servizio – spiega – viene intensificato in alcuni momenti e periodi dell’anno che vedono la presenza di studenti delle scuole e in concomitanza delle attività dedicate ai più piccoli". Afferma che il guasto che si è verificato in dicembre/gennaio ai due apparecchi asciugacapelli fissi, su un totale di otto presenti nei quattro spogliatoi, sono stati riparati. "Non ci risultano problemi di portata dell’acqua nelle docce – dice – e tanto meno che questa sia fredda: al contrario, l’anno scorso abbiamo avuto un paio di giorni con temperature troppo alte a causa del funzionamento anomalo dell’impianto solare termico, prontamente ripristinato".
Il gestore precisa che l’acqua delle vasche è regolarmente controllata dal personale interno secondo i protocolli adottati, nonché dalle autorità sanitarie preposte. "Quanto al turn over che ha coinvolto episodicamente qualche comparto, in ambito sportivo risulta un fenomeno fisiologico e, dopo il Covid, una tendenza che riguarda molti altri settori, certamente non solo quello sportivo. Nella stragrande maggioranza degli impianti natatori è di prassi comune una chiusura delle vasche coperte per dieci-quindici giorni a fine stagione estiva, al fine di poter effettuare pulizie e manutenzioni necessarie a una corretta riapertura nel periodo autunnale e invernale. Quest’anno si aggiungono eccezionalmente due settimane rispetto a quelle già previste, per eseguire interventi indispensabili nelle vasche".
Walter Bellisi