Francesco Vecchi
Cronaca

Un inedito di Pierangelo Bertoli per le sorelle annegate nel Secchia / VIDEO

Un brano sui ricordi legati al fiume. Alberto, il figlio del cantautore sassolese, lo ha messo online: "Lo cantò una sola volta" FOTO La camera ardente - la tragedia nel fiume VIDEO Bollettino medico per la terza sorella

Le sorelle annegate nel Secchia con la madre. Nel riquadro, Pierangelo Bertoli

Modena, 7 agosto 2015 - Una volta, e s’intende nemmeno tanti anni fa, il Secchia era il ‘mare’ di tutti. Anche di chi, potendoselo permettere, oggi invece preferisce la piscina. La tragedia di Borgo Venezia, dove martedì il fiume ha inghiottito le tre sorelle originarie del Marocco (FOTO), è, insomma, la tragedia di una comunità, «come quando una famiglia subisce un grave lutto. Ho voluto, tirare fuori un gioiello, perché gli inediti sono proprio gioielli da custodire con la massima cura, in questo caso da condividere per dedicarlo alle vittime di quello che è accaduto e alla loro famiglia» (VIDEO).

Il virgolettato è del cantautore sassolese Alberto Bertoli: nella giornata di oggi, o al massimo domani, metterà infatti in rete (su Youtube e sul suo profilo Facebook) un brano che suo padre Pierangelo ha eseguito solamente una volta, dal vivo. «Nel 2000, al teatro Carani di Sassuolo – spiega Alberto –, festeggiando i 25 anni della sua carriera. La registrazione è su un dvd che abbiamo tenuto in un cassetto per tutti questi anni e che in questi giorni, dopo quanto successo, mi è tornato in mente».

Nel brano in questione, il cui titolo è ‘Del volt’ (a volte), difatti, c’è un passaggio che riporta indirettamente alla morte di Kadija, 9 anni, Hajar, 18, e anche alle gravissime condizioni di Khaoula (21enne). «Mio padre in quel testo – aggiunge il cantautore a proposito – parla dei suoi ricordi. Del loro ‘mare’, quando era ragazzino, e c’è anche un riferimento a chi in quel mare, da giovane, ci ha lasciato la vita». Dunque la memoria di Kadija e Hajar si lega a una canzone, consegnata a una comunità, quella sassolese, già vestita a lutto (ieri bandiere a mezz’asta), proprio nel giorno in cui all’ospedale della città della piastrella ci si prepara al lavaggio rituale richiesto dalla famiglia Louahbi, secondo quanto previsto dalla religione musulmana.

L’ospedale informa che «la cerimonia è strettamente privata e non sarà possibile partecipare in alcun modo. Cerimonia che precede il trasferimento delle due salme verso il Marocco». Stando agli ultimi aggiornamenti il lavaggio rituale, previsto inizialmente per oggi, potrebbe svolgersi domenica alle 18, mentre il trasferimento delle salme soltanto nella giornata di lunedì. Questi i momenti previsti, dopo che il padre delle due giovani è andato al consolato del Marocco per avere i documenti necessari.

All’ospedale di Baggiovara, invece, si continua a pregare, incessantemente. Nel primo pomeriggio di ieri, è stato diffuso il secondo bollettino medico sulle condizioni della terza sorella finita nel fiume, Khaoula, estratta dall’acqua ancora viva e sottoposta a una rianimazione durata quaranta minuti. La giovane è in coma. Il nuovo Sant’Agostino ha fatto sapere che «le condizioni della ricoverata rimangono invariate nella loro criticità. La prognosi della paziente resta pertanto riservata». Ad attendere aggiornamenti, come tutti i giorni nella sala d’attesa del reparto di Terapia intensiva, membri della famiglia Louahbi e amici.