Picchiato fuori dalla comunità. Minore non accompagnato finisce in ospedale

Il 17enne è stato aggredito da sconosciuti: ferite lievi

Picchiato fuori dalla comunità. Minore non accompagnato finisce in ospedale

Il 17enne è stato aggredito da sconosciuti: ferite lievi

È stato aggredito da un gruppo di giovani, forse connazionali. È presto per dirlo. È finito in ospedale fortunatamente con lesioni lievi e ne è uscito con pochi giorni di prognosi. Ciò che desta allarme, però, è che ad essere preso di mira e picchiato è stato un minore straniero non accompagnato di origine tunisina. Un ragazzino di 17 anni, ospite di una comunità del territorio e dunque inserito in un percorso di accoglienza che è stato picchiato da un branco di sconosciuti (al momento) proprio all’esterno della comunità di accoglienza. E’ bene sottolineare come – da quanto emerso – gli aggressori non risultino tra gli accolti nella struttura. Il giovane sarebbe stato bloccato e pestato all’esterno della stessa per motivi al momento ignoti. Sono ora in corso le indagini, da parte delle forze dell’ordine per far luce sull’accaduto. Il minore è stato appunto accompagnato in ospedale e medicato, per poi essere dimesso con una prognosi di qualche giorno. Solo domenica scorsa una infermiera, al Policlinico è stata aggredita da un minore straniero non accompagnato di soli 14 anni. Il giovanissimo, di origine tunisina era stato notato da alcuni passanti mentre si trovava in stato di incoscienza sotto ai portici del centro storico. Stato legato all’abuso di alcolici. Situazioni, episodi che ancora mettono al centro il tema della difficile gestione dei minori stranieri non accompagnati (soprattutto di origine tunisina) nella nostra provincia. Infatti sono diverse le indagini delle forze dell’ordine legate alla commissione di svariati reati, soprattutto in centro storico e da parte di minori stranieri non accompagnati di origine tunisina. Minori che spesso arrivano in città a seguito di legami con organizzazioni criminali radicate sul territorio e che poi vengono ‘inglobati’ dalle stesse e utilizzati per lo più come pusher. Alcuni e noti gruppi, per mesi hanno terrorizzato il cuore cittadino mettendo a segno invece furti e rapine ma anche aggressioni ai danni di altri giovanissimi. Gli stessi sindacati di polizia hanno più volte espresso preoccupazione circa il fenomeno, sottolineandone la difficile – se non a volte impossibile – gestione.

v.r.