Modena, 23 dicembre 2024 – Dove saranno posizionati i cassonetti? È possibile prevedere zone di raccolta con i cassonetti anche in centro storico? Quanto costerà la trasformazione della raccolta? Sono alcuni degli interrogativi che saranno posti da Fratelli d’Italia oggi pomeriggio in Commissione sul nuovo piano rifiuti annunciato dall’amministrazione comunale. La scorsa volta era stato indicato da Hera in 2.600 il numero massimo di cassonetti ipotizzabile (non è detto però che saranno impiegati tutti). Il capogruppo di Fd’I Luca Negrini ritiene strategico comprendere "dove verranno posizionati e se saranno sufficienti a consentire il libero conferimento senza disagi". Quanto al centro storico sarebbe importante "creare alcune zone di raccolta con i cassonetti: una misura indispensabile per aiutare chi non riesce a raggiungere il perimetro del centro e per garantire un ulteriore strumento a tutela del decoro della zona più turistica della città".
La consigliera Elisa Rossini pone invece l’accento sui vantaggi derivanti dalla raccolta differenziata – cresciuta dal 60 al 74 per cento – dopo aver "tollerato un sistema che ha portato così tanti disagi alla città". In questo senso "ci pare essenziale valutare sin da ora un rallentamento dell’operatività dell’inceneritore. La nostra città, per la sua collocazione, è fortemente penalizzata per l’inquinamento e non è pensabile, a fronte di un’ottima capacità dei cittadini di differenziare, continuare ad avere un inceneritore che brucia a pieno regime rifiuti provenienti anche da altre regioni e province. Su questo Hera e l’amministrazione devono ai modenesi risposte chiare". Fratelli d’Italia in commissione inoltre presenterà formale richiesta "di una visita a stretto giro all’impianto di via Cavazza, che ospita l’inceneritore, per toccare con mano come opera l’impianto e soprattutto quale strategia bisogna perseguire per evitare che continui ad impattare sulla vita dei modenesi". Su questo il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si è attivato "attraverso i nostri consiglieri regionali affinché venga depositato a breve un documento in Regione Emilia Romagna per richiedere lo stop a rifiuti provenienti da altre regioni".
Sul fronte costi, infine, "monitoreremo attentamente la definizione della nuova tariffa sui rifiuti prevista a partire dal 2026 che dovrebbe premiare i cittadini più virtuosi nella differenziazione dei rifiuti, permettendo loro di pagare meno". Tuttavia, "non sarà accettabile che i costi di un servizio imposto dall’alto e soggetto a continui e onerosi cambiamenti gravino ulteriormente sui modenesi, causando un ingiustificato aumento della Tari".