MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Piaga incidenti mortali: "Gospel per le vittime. Ricordare è un dovere. Altri possono salvarsi"

Serata promossa il 1° settembre dai familiari con appello alla prudenza. Scorreranno foto, testimonianze e storie di sette vite spezzate . "Sarà una celebrazione, ma anche un inno alla speranza"

Piaga incidenti mortali: "Gospel per le vittime. Ricordare è un dovere. Altri possono salvarsi"

Serata promossa il 1° settembre dai familiari con appello alla prudenza. Scorreranno foto, testimonianze e storie di sette vite spezzate . "Sarà una celebrazione, ma anche un inno alla speranza". .

Modena, 11 agosto 2024 – Ricordare e fare riflettere, raccontare chi non c’è più e lanciare un appello: prudenza quando si è sulle strade. Questi alcuni dei capisaldi della serata promossa da Aifvs, associazione italiana familiari vittime della strada, di Modena, per domenica 1 settembre, alle 20.30, all’auditorium San Rocco di Carpi.

Un evento che vuole essere un inno alla vita, soprattutto in memoria di quelle giovani esistenze spezzate: ‘Un Gospel per vivere ancora (Alessandra e gli altri)’, questo il titolo scelto per la serata che vedrà come protagoniste sette storie modenesi, sette persone venute a mancare e sette storie di sopravvivenza e speranza delle rispettive famiglie. Alessandra Arletti, Fabio Terzilli, Francesco Paolillo, Marco Testoni, Francesca Piacentini, Monica Torricelli, Giacomo Montella. All’origine del progetto, che gode del patrocinio del Comune di Carpi e della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, un’idea di Raul Arletti, padre di Alessandra, di cui il 1 settembre ricorre il secondo anniversario della morte.

"Lo scorso anno – spiega Arletti – abbiamo ricordato nostra figlia (morta a 20 anni il 1 settembre 2022 travolta da un Suv mentre stava attraversando a piedi via Traversa San Giorgio) con una messa. Per il secondo anniversario abbiamo pensato di fare qualcosa di ‘diverso’, che unisca le persone mediante la musica, il ricordo ovviamente ma che sia anche l’occasione per veicolare un messaggio. Quando si guida occorre essere prudenti. Ne abbiamo parlato con Franco Piacentini di Aifvs e l’associazione ha subito appoggiato e sviluppato il nostro progetto, ampliandolo fino a ricomprendere altre giovani vite spezzate, proprio come è successo ad Alessandra". Le sette persone scelte a simbolo delle tante, troppe, saranno raccontate ognuna con un videoracconto in cui i familiari e gli amici ricorderanno chi erano, quali erano i loro sogni, cosa hanno provato quando è successo l’incidente e cosa significa il continuare a vivere ‘senza’ di loro. Tra una clip e l’altra, il coro Gospel di Modena intonerà una canzone scelta dai familiari stessi, durante la quale sullo sfondo scorreranno varie foto della persona venuta a mancare.

"Non abbiamo pensato ad una serata triste, ‘lugubre’ – aggiunge Assunta Partesotti, mamma di Giacomo Montella, morto nel 2015 a 29 anni in un incidente stradale a Modena – ma ad un inno di speranza, alla voglia di unirci per cambiare le cose. Le persone che restano hanno un compito: testimoniare, anche il loro dolore, per fare riflettere. Ai nostri figli una seconda possibilità non è stata concessa, ma altri possono salvarsi. Per questo abbiamo scelto il Gospel, una musica celebrativa ma anche di gioia e luce".

"Quando ci hanno proposto di partecipare all’evento abbiamo detto subito di sì – prosegue Barbara Troilo, moglie di Fabio Terzilli, il poliziotto morto a 45 anni il 22 maggio 2021 a causa di un incidente stradale in via Roosevelt a Carpi – perché è un modo per ricordare Fabio. Fare memoria è essenziale: lui è sempre con noi, anche se non fisicamente, ma c’è. Il suo posto a tavola è sempre libero, le sue cose sono sempre in mezzo a noi, io e i miei figli, Matteo e Giulia ci siamo scoperti uniti più che mai grazie a lui". "Ho sostenuto la maturità e l’ho dedicata a papà – aggiunge Fabio Terzilli – e ora inizierò la scuola per piloti d’aereo. Quella degli aerei e del modellismo era una nostra passione comune, so che lui è orgoglioso di me". Tra le testimonianze c’è anche quella di un modenese molto noto, Sauro Torricelli, in arte ‘Sandrone’: nel 1984 ha tragicamente perso la figlia Monica di 16 anni. "Il dolore è qualcosa di intimo per me, sul palco, a teatro, recito la mia parte, ma Monica è sempre con me, le parlo, le chiedo di starmi vicino, e ogni domenica le porto un fiore sulla tomba. La vita dopo la sua morte non è più stata la stessa ma lei c’è, sempre al mio fianco".