
Un fermo immagine dell’aggressione
Modena, 23 marzo 2025 – Si erano accordate in chat. C’era chi, secondo la versione fornita agli inquirenti, neppure sapeva chi sarebbero andate a punire, pensando si trattasse di una ‘ragazzata’. Qualcuna – pare che si rimpallino la responsabilità – ha portato con sè un coltello. Un’altra ha invece preso lo spray al peperoncino. Armi di cui poi si sarebbero sbarazzate nascondendole in un vicino bidone della spazzatura, affermano in paese. E’ stata una vera e propria spedizione punitiva quella organizzata da un gruppo di ragazzine modenesi e bolognesi, tutte minorenni ai danni di una 18enne di Pavullo, lo scorso giovedì pomeriggio. Tutto sarebbe nato da uno screzio tra due sorelle, la vittima e la sorella di quest’ultima. Screzi legati inizialmente ad un ragazzo ma alimentati da offese reciproche. Le sorelle ‘rivali’, quindi, hanno chiamato a raccolta amiche e conoscenti – tra cui la 13enne di Bologna – e in treno, in gruppo, hanno raggiunto Pavullo per chiarire la situazione con la vittima e la sorella. La minore pare avesse conosciuto le giovani proprio sotto le due Torri qualche tempo fa ma mai – secondo la sua versione – si sarebbe aspettata di finire coinvolta in una situazione così grave. La ragazzina è stata denunciata alla procura dei minori per lesioni aggravate: nella sua abitazione è scattata la perquisizione dei carabinieri, così come il sequestro del cellulare. I carabinieri, infatti, stanno indagando per ricostruire quanto accaduto giovedì pomeriggio e individuare eventuali responsabili. Come noto l’aggressione, lungo la strada, in via Dorando Pietri è stata ripresa in diretta. Qualcuna – si sente dall’audio – incita il branco a picchiare la vittima che viene buttata a terra con violenza e colpita con calci e pugni, poi con un coltello. Ma la mamma della 13enne smentisce che sia stata la figlia ad accoltellare la 18enne. "Non era mai capitata una cosa del genere. Mia figlia è una brava ragazza, guarda ancora i cartoni animati ma si è fatta trasportare da queste persone – afferma la mamma della 13enne –. Era la prima volta che usciva con queste persone che aveva conosciuto in centro attraverso altre ragazze. Da quanto mi ha detto non sapeva cosa sarebbe successo – spiega la donna – tutto era nato inizialmente per un ragazzo conteso ma successivamente per scambi di offese. Sono tranquilla perché sono certa che mia figlia sia stata coinvolta in questa situazione a sua insaputa. I militari hanno sequestrato il suo telefonino ed io sono corsa a Pavullo ma inizialmente non riuscivo a capire cosa fosse successo: per lei è stato uno choc: rivede la scena e sta male, ha paura. Dice che una delle ragazze ha estratto il coltello e ha colpito la vittima alle spalle: ha cercato di fermarla ma non c’è riuscita. In caserma si è sentita male ed è intervenuta l’ambulanza: siamo persone umili ma la violenza in casa nostra non entra. Per noi erano cose che si vedevano solo nei film".
I contorni della vicenda ancora non sono chiari: i militari stanno analizzando il video del pestaggio che, in pochi secondi, ha fatto il giro del paese. Il legale che difende la 13enne afferma: "Attendiamo l’esito delle indagini per chiarire la posizione di ognuna. Possiamo affermare con certezza che la minore è stata in qualche modo coinvolta suo malgrado in un episodio a seguito del quale è rimasta choccata, scossa. Sicuramente chiarirà la sua posizione: sostiene di essere stata trascinata in un episodio che non pensava potesse sfociare in un’aggressione di questo genere". Valentina Reggiani