Prevarrà il realismo, che suggerirebbe di non imporre fatiche supplementari a chi andrà in campo domenica contro la Sampdoria? O la volontà di spingere contro il Milan i big che servono, almeno sulla carta, a colmare il gap? Lo scopriremo, ma intanto vale la pena di registrare come le ‘luci a San Siro’ che stasera la Coppa Italia accende sui neroverdi non sembrano abbagliare più di tanto Fabio Grosso. Che alla Coppa attribuisce "grande importanza" (ci mancherebbe) e della gara che attende i suoi parla di "una bella opportunità, che sarà bello giocarsi tutti insieme, perché la voglia del Milan di andare avanti nelle competizione è la stessa che abbiamo noi". Il campionato, in sintesi, per oggi non esiste, né Grosso concede troppo spazio a chi ipotizza turnover massiccio da parte sua proprio in vista di quanto aspetta i neroverdi già domenica: da una parte ci sono assenze previste con le quali fare i conti (Romagna e Pieragnolo, ad esempio, ed è difficile vengano rischiati Doig e Lovato, ai box da tempo) e dall’altra le ovvie necessità del gruppo di recuperare che si mescolano a rotazioni delle quali Grosso ha fatto ampio uso in campionato, figuriamoci se non le utilizza in Coppa. Senza, peraltro, avere troppo di cui preoccuparsi.
Sia perché qualsiasi sia l’undici che manda in campo, da tre mesi a questa parte funziona alla perfezione, sia perché "devo capire chi ha già recuperato rispetto alla gara contro la Reggiana e valutare qualche piccolo acciacco che condiziona qualcuno, ma ho di che scegliere e soprattutto - dice alla vigilia il tecnico neroverde - ho la massima fiducia in tutti, vadano in campo dall’inizio o subentrino". Il Meazza è lì, palcoscenico di grande prestigio che ha visto il Sassuolo vittima di rovesci importanti (Inter-Sassuolo 7-0, settembre 2014) ma anche di imprese che restano scolpite nell’epos neroverde, con la bellezza di 9 vittorie che hanno esaltato un Sassuolo per cui questa è la partita numero 24 in totale sul prato milanese. E lì, al Meazza, ci sono anche i rossoneri - un solo precedente in Coppa, vinsero i rossoneri 2-1, in campionato 5 vittorie per il Milan, 4 per il Sassuolo e due pareggi - cui Grosso guarda e non guarda, scegliendo di puntare soprattutto sui suoi. "La forza della squadra di Fonseca e la ricchezza dell’organico di cui dispone – conclude il tecnico neroverde - sono tali da imporci la massima attenzione nel corso di una gara dentro la quale vorrei il Sassuolo mettesse soprattutto quella personalità e quel coraggio che non ne faccia necessariamente una vittima, ma possibilmente un protagonista". Mission impossibile? Chissà…
Stefano Fogliani