La presentazione della partnership con Ingegneria Emiliana è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione con Giovanni Sanguinetti in vista dell’insidiosa trasferta di Verona: "Un ostacolo molto più duro rispetto a domenica scorsa" racconta il centrale di Modena Volley, consapevole però che la base di partenza ricevuta in dote dal successo contro Monza è molto importante.
Sanguinetti, con Monza avete fatto un bel passo avanti dal punto di vista del gioco?
"La scorsa partita è andata molto bene, non possiamo nasconderci. Ci sono però ancora alcuni dettagli da limare, soprattutto perché con Verona sarà un’altra storia".
Che match vi aspettate?
"Il livello sarà sicuramente più alto, la Rana ha vinto con squadre molto attrezzate quindi se vogliamo giocarcela con loro e in casa loro c’è bisogno di fare un salto di qualità in avanti".
Che squadra è quella allenata da Stoytchev?
"Molto fisica, con battitori impressionanti e attaccanti di palla alta molto forti. La sfida sarà quindi in prima battuta su servizio e ricezione, sappiamo che ci saranno alcuni giri in cui gioco forza dovremo attaccare con palla staccata. Dobbiamo essere bravi a superarli".
Poi, ci sono altri aspetti su cui lavorare?
"Dovremo poi cercare di limitare i loro attaccanti col muro e la difesa, un’impresa non facile. Poi dovremo cercare di non perdere il ritmo come ci capita in certi frangenti, quei cinque o sei punti persi di fila che ci hanno condizionato poi nei big match".
Passiamo a lei: come va il rapporto col suo alzatore, Luciano De Cecco?
"Sono contento della mia intesa con De Cecco. Ho poco da dire, lui è un palleggiatore impressionante, che riesce a trovare soluzioni da ogni angolo del campo. Quindi devi sempre aspettarti la palla, anche quando pensi che sia improbabile che la alzi proprio a te. Spero che il nostro gioco continui a migliorare e di fare un bel campionato con lui".
E lei personalmente, in cosa pensa di dover ancora migliorare?
"Sul muro c’è ancora qualcosa da fare di meglio. La battuta personalmente sta funzionando per ora".
Alessandro Trebbi