REDAZIONE MODENA

Pedoni più sicuri grazie a un robot ’Ipa2X’ ci farà attraversare la strada

L’avveniristico progetto testato ieri dagli alunni delle medie Marconi nell’ambito del festival ’Smart life’

A Modena arriva il robot che aiuta ad attraversare la strada. È stato testato ieri, per la prima volta in assoluto, l’Ipa2X (Intelligent pedestrian assistant to everyone), il robot intelligente che, inviando messaggi alle automobili e comunicando con i pedoni, aiuta i cittadini nell’attraversamento delle strisce pedonali. Funzionando come un semaforo mobile, il robottino si inserisce al centro della carreggiata, sulle strisce pedonali, e segnala all’auto di fermarsi per permettere l’attraversamento del pedone in attesa. È inoltre in grado di collegarsi ai veicoli connessi e mandargli il segnale di rallentare. In occasione di ’Modena Smart Life’, a sperimentarlo sono stati gli alunni di due classi terze della scuola Marconi in via Montessori, che hanno potuto vedere il robot in funzione, potendone valutare sia la percezione di sicurezza, sia l’interfaccia uomo-macchina. E, di fronte a tale progresso, sono stati entusiasti, riconoscendo l’utilità della tecnologia per il futuro. Ad esempio, i ragazzini lo hanno trovato particolarmente utile se utilizzato vicino alle scuole, sulle strade dove si viaggia a grande velocità e soprattutto per aiutare gli anziani. "Il rover – ha spiegato Andrea Bastoni, della Technical University of Munich e coordinatore del progetto – è pensato per poter aiutare le persone che hanno difficoltà a relazionarsi con la strada o che hanno difficoltà motorie, come bambini e anziani. E anche per supportare l’attività della polizia municipale, negli attraversamenti più pericolosi".

Lo sviluppo e la sperimentazione del rover Ipa2X è al centro di un progetto europeo che vede coinvolti, oltre al comune di Modena, il il Politecnico di Monaco di Baviera, in qualità di capofila, il comune di Milano, il Living Lab di Lubiana, il Politecnico di Praga, la Skoda e le start up Lifetouch Srl e Hipert Srl. Il progetto Ipa2X, in particolare, è finanziato dall’Istituto europeo per l’Innovazione, che con la sua iniziativa Urban Mobility Kic, dal 2019 lavora per incoraggiare cambiamenti positivi negli stili di mobilità urbana, al fine di rendere gli spazi cittadini più sani e vivibili. Partecipando al progetto, che ha una durata di 12 mesi e terminerà a fine anno, il Comune intende affrontare il problema dell’incidentalità che in città si attesta su oltre 400 casi ogni anno, con particolare attenzione a quella che coinvolge gli utenti deboli della strada. L’obiettivo è quello di individuare soluzioni tecnologiche innovative che possano migliorare la sicurezza dell’attraversamento pedonale e, allo stesso tempo, promuovere la mobilità dolce. Alla base sta l’idea che la tecnologia non possa più essere indirizzata soltanto allo sviluppo delle automobili, ma anche al servizio dei cittadini. Ed è proprio questo che un progetto come Ipa2x intende realizzare.

Infine, Ipa2X è un esempio di infrastruttura che si colloca all’interno dello sviluppo delle cosiddette Smart City: città moderne in cui le reti e i servizi tradizionali sono più efficienti e sicuri per gli abitanti e le imprese, grazie all’uso di soluzioni digitali. Il 14 luglio scorso, la Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale è stata aggiornata per dare il via alla sperimentazione di veicoli senza pilota e Ipa2X è nato per dialogare anche con questi veicoli.

Sofia Silingardi