Anche quest’anno, presso l’ospedale di Sassuolo, si è riunito il ‘Congresso annuale di Otorinolaringoiatria’, arrivato oramai alla sua diciottesesima edizione, sotto la direzione di Paolo Gambelli, primario dell’Unità Operativa.
‘Focus’ della giornata di lavori, che ha coinvolto professionisti provenienti da tutta la regione, il tema delle patologie pediatriche in ambito otorinolaringoiatrico (Orl) che ha visto intervenire relatori anche dal Ramazzini di Carpi, dal Policlinico di Modena e da Reggio Emilia, oltre ai pediatri ospedalieri e territoriali, agli specialisti ambulatoriali dell’Ausl di Modena, gli infermieri e i tecnici (logopediste e audiometriste) di tutta l’area Sud della provincia modenese.
Le patologie pediatriche in Orl sono, da sempre, una ‘specialità’ complessa, che contraddistingue l’ospedale sassolese, ed il congresso annuale è stata anche e soprattutto l’occasione per tracciare un ‘bilancio’ di una attività molto importante, che oggi impegna l’equipe diretta da Gambelli anche presso gli ospedali di Vignola e Pavullo a garantire una sinergia, riuscita ed efficace, di cui si giova l’intero sistema sanitario provinciale.
Tra gli interventi più comuni, nei bambini, ci sono ovviamente le adenoidectomie e le tonsillectomie e, se si considerano gli ultimi 20 anni di attività dell’ospedale di Sassuolo, che proprio nel 2025 festeggerà il suo primo ‘ventennale’ di attività, i numeri sono davvero impressionanti e danno concreta tangibilità all’attività dell’equipe, confermando l’eccellenza delle prestazioni offerte del nosocomio sassolese in tutti questi anni.
Sono infatti oltre 10mila i pazienti pediatrici trattati, ovvero un risultato che colloca l’Ospedale di Sassuolo al primo posto in Emilia Romagna e al decimo a livello nazionale in questa particolare ‘classifica’.
Solo nel 2024, per dare un’idea, sono stati infatti eseguiti circa 500 interventi chirurgici su minori, e sono state oltre 1500 le visite ambulatoriali erogate per il Servizio Sanitario.
Oggi l’Orl sassolese può contare su otto medici, dieci sedute operatorie a settimana e due video-laringoscopi che consentono di prendere in carico e seguire, a livello chirurgico, circa 200 pazienti al mese, di cui ben il 30% ha un’età compresa tra i 3 e i 18 anni.
Stefano Fogliani