Modena, 8 ottobre 2024 – Completato per il Pd l’ottavo nome (quarto uomo) che sarà ai nastri di partenza per la corsa alle Regionali. Da giorni si vociferava che la scelta sarebbe caduta su un docente universitario. Da ieri il nome ha un volto ed è quello di Alberto Rinaldi, 62enne, professore associato di Storia economica, da poco chiamato a far parte della segreteria provinciale Pd e al quale hanno affidato la responsabilità del settore Università.
Una lunga carriera di ricercatore tutta interna all’università sotto la guida del professor Giuliano Muzzioli, già vice sindaco di Modena, iniziata subito dopo la laurea conseguita nel 1989 con 110 e lode. Lontano da ruoli istituzionali, l’unica sua esperienza è stata la partecipazione dal 1983 all’87 come studente al Consiglio di amministrazione dell’università di Modena e la segreteria dell’Istituto Gramsci di Modena.
Autore di numerosi contributi letti nel corso di convegni, congressi e workshop o pubblicati su riviste, ha scritto alcune interessanti monografie che hanno riguardato la campagna modenese tra il ‘700 e l’Unità d’Italia, l’industrializzazione nella provincia di Modena e saggi su alcune realtà di eccellenza del nostro tessuto produttivo, come Clp Concordia e Wam. Recentemente col professor Giovanni Solinas ha firmato uno studio sulla evoluzione del mercato del lavoro in Emilia-Romagna.
Il Partito democratico aveva avuto indicazioni dal Regionale di individuare un civico che potesse andare oltre il perimetro della militanza. Si sono fatti numerosi tentativi, anche con imprenditori e dirigenti sanitari, ma tutti hanno declinato l’invito. La scelta di Rinaldi apre al mondo universitario, sebbene il docente appartenga già comunque alla segreteria del partito e partecipi al laboratorio Moltiplica con Giuliano Barbolini, Alfonsina Rinaldi, Palma Costi.
Intanto nella segreteria e nella Direzione provinciale di ieri, presieduta da Stefano Vaccari, sono state ufficializzate anche le altre sette candidature. Cresce il malumore per l’indicazione arrivata dal partito nazionale ai territori di prevedere come capolista un rappresentante di area Schlein. A guidare l’elenco sarà quindi Stefania Gasparini: formalmente non vi è alcun vantaggio nel comparire primi sulla scheda – alle Regionali contano le preferenze – ma è chiaro che essere primi può conferire prestigio e magari intercettare qualche elettore indeciso in più. Al di là delle intenzioni del nazionale, la prescrizione appare ad alcuni come un torto contro Gian Carlo Muzzarelli, che come decano secondo una componente del partito, avrebbe ’meritato’ la pole position. Per altri penalizza di fatto le altre donne che avrebbero preferito magari un sorteggio o comunque un altro criterio di scelta sulla ’graduatoria’.
Da oggi dunque parte la corsa vera e propria interna ai Dem. le sfide principali sono tra Gian Carlo Muzzarelli e Luca Sabattini per il primato, e il derby nel mondo cattolico tra Maria Costi e Ludovica Carla Ferrari.
Gianpaolo Annese
Alberto Greco