PAOLO TOMASSONE
Cronaca

Pd, caos candidature . Andrea Bortolamasi rompe gli indugi:: "Scendo in campo"

Un lungo post sui social per ’ufficializzare’ la sua disponibilità "Orgoglioso che tra i profili emersi ci sia anche il mio: un onore e un onere. La volontà ad essere parte attiva di questo percorso è piena e totale".

Pd, caos candidature . Andrea Bortolamasi  rompe gli indugi:: "Scendo in campo"

Pd, caos candidature . Andrea Bortolamasi rompe gli indugi:: "Scendo in campo"

Disponibilità "piena" a "essere in campo e parte attiva". Disponibilità "totale a candidarmi a sindaco di Modena". Molti hanno osservato che forse Andrea Bortolamasi si è sentito sicuro troppo presto: la voce informale che fosse lui l’"unto" del presidente della Regione, infatti, ha perso negli ultimi giorni intensità. Da qui, probabilmente, la decisione di usare i social per confermare il proprio interesse a partecipare alla corsa, mentre il Partito democratico è ancora alle prese con le assemblee dopo la consultazione nei circoli durata per settimane e mentre le due persone più di ‘peso’ nel partito - il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il governatore Stefano Bonaccini - non hanno ancora detto espressamente quale candidato sostenere alle elezioni di giugno. "L’assemblea comunale del Pd città di Modena di lunedì è stata un importante momento di confronto: una tappa del percorso che ci porterà all’elezioni amministrative del 2024 - scrive l’assessore alla Cultura e già prima collaboratore di Bonaccini in Regione -. Gli incontri tra i nostri iscritti hanno restituito un patrimonio di idee che non possiamo permetterci di disperdere: sono orgoglioso di appartenere alla comunità politica del Pd Modena fin dalla sua fondazione: da nativo democratico, ne vado fiero. Come non posso che esser orgoglioso che tra i profili emersi per assumere la responsabilità della candidatura a sindaco sia emerso anche il mio: un onore e un onere. La disponibilità ad esser in campo e parte attiva di questo percorso è piena e totale: una responsabilità sempre però collettiva, perché il destino dei singoli viene dopo quella della nostra comunità". Bortolamasi è pronto a mettere a disposizione della comunità modenese "impegno, coraggio e passione per il futuro", e lo scrive a chiare lettere per piantare un chiodo sulla bacheca di chi dovrà scegliere dentro il partito. Non è il primo, a dir la verità, a ufficializzare la propria candidatura.

Prima di lui, in un’intervista a questo giornale, l’ex assessore ed ex tesoriere ‘dem’ Francesco Ori, ha annunciato di voler mettersi alla prova per le amministrative del 2024 e da allora non ha mai ritirato la propria candidatura. Ma Bortolamasi se la dovrà vedere non solo con Ori. Sono almeno otto i nomi di cui si parla in questi giorni e ribaditi durante l’ultima assemblea comunale dell’altra sera. Forse è per questo che ha scelto di accelerare e affidare a un post su Facebook le proprie idee sul futuro di Modena, in attesa del via ufficiale alla campagna elettorale. Dalla sua il lavoro fatto durante i due mandati in municipio: "dieci anni in politica sono un’era geologica, ecco perché come ho avuto già modo di dire non basterà raccontare il ‘tanto’ di buono che è stato fatto; resta, quella, una condizione necessaria ma non sufficiente - spiega -. Sul crinale tra continuità e discontinuità rispetto alle scelte politiche di questi dieci anni, si giocherà tanto nei prossimi mesi: vanno rivendicate anche con maggior orgoglio queste scelte, declinandole però al futuro: la visione della Modena del 2050". E arriva anche qualche proposta concreta su cui continuare a lavorare in futuro: "la riqualificazione della della Stazione piccola, facendola diventare la sede regionale della Fondazione Its maker: un luogo di formazione, con corsi post-diploma nel campo dell’industria 4.0, dell’automotive, della robotica, formando tecnici che possano rispondere alle esigenze del mondo dell’impresa. La competitività del nostro territorio passa da qui, dalla capacità di investire in formazione, non sulla riduzione del costo del lavoro". Il prossimo sindaco dovrà confrontarsi su tante emergenze, tra tutte quelle della sicurezza sul territorio.

Dovrà "rispondere a esigenze di protezione, declinandole da sinistra: coesione sociale, spazi pubblici accessibili a tutti e tutte; sulla ricerca di protezione passerà tanto della nostra capacità di esser all’altezza della sfida: ridurre le diseguaglianze, le solitudini che generano paura e portano la città a chiudersi, a guardare al futuro con sfiducia". L’uscita pubblica (ancorché sulla piazza virtuale) di Bortolamasi denota la sua determinazione e impazienza che, però, dentro il partito e la coalizione potrebbero non essere gradite, stando ai primi commenti registrati da più parti ieri.