"Ricordo i sogni di Giorgio Sebastiano Giusti e i suoi dipinti che parlano di un mondo onirico, dove lui ha vissuto, Pavullo, un luogo che induce a pensare a cose lontane e celesti. É scomparso ancor giovane, rimarrà la sua opera, la sua memoria, cercheremo di impedire che il tempo le sommerga. La sua opera è il racconto del suo sogno che oggi continua altrove. Affida anche a me la sua memoria".
Vittorio Sgarbi, ieri, ha ricordato con queste parole l’amico Jonny, il Maestro, scomparso martedì all’ospedale di Pavullo all’età di 76 anni. Nel 2009 gli scrisse la prefazione al catalogo della mostra che tenne a Palazzo Ducale e presenziò all’inaugurazione. Giusti e Sgarbi si erano incontrati l’ultima volta il 13 maggio dell’anno scorso, in occasione della visita del critico d’arte alla mostra permanente ‘Ri-Nascita’, ospitata nell’ospedale di Pavullo. Jonny lo aspettava all’ingresso assieme alla moglie Donatella. Anche lui aveva donato un quadro: Sogno di Libertà. "Un’opera molto fantasiosa – commentò Sgarbi -. C’è una componente surrealistica che d’altra parte è abbastanza tipica di autori che vivono in qualche modo fuori dal mondo, anche se questo è un mondo ideale". E Jonny spiegò: "Io esco finalmente da quella cornice che mi ha sempre racchiuso, ho aperto il lucchetto del cancello dell’eternità, c’è il gufo che mi sta aspettando e mi insegnerà a volare". Jonny martedì, poco prima di sera, ha lasciato quel cancello, stroncato da una lunga malattia, lasciando nel dolore la moglie Donatella, i figli Alessio e Matteo, la nipote Giorgia, la sorella Anna e tantissimi amici. Con un avviso: "Sono momentaneamente assente", come ha valuto scritto nel suo ricordino che sarà consegnato oggi durante la cerimonia funebre, alle 15, nella chiesa del Frati Cappuccini a Pavullo. Numerose le espressioni di cordoglio.
"È scomparso Giorgio Sebastiano Giusti detto Johnny – ha scritto Davide Venturelli, sindaco di Pavullo -. Johnny è stato un grande artista, ma soprattutto un grande pavullese, un uomo che ha fatto tesoro delle sue origini e dei valori della nostra terra. Insieme alle sue emozioni e alla sua sensibilità, nella sua arte ha sempre cercato di raccontare anche il nostro territorio, con un legame speciale verso la natura e le sue creature. Esprimo il più vivo cordoglio alla sua famiglia a nome di tutta la nostra comunità. Pavullo dovrà fare tesoro del suo esempio e della sua generosità".
L’ex sindaco di Pavullo, Gian Paolo Lenzini: "Siamo cresciuti insieme, piango un amico, un grande artista. Ricordo sempre con piacere la mostra in suo onore alla fine degli anni Settanta nel castello di Montecuccolo, presentata da padre Berardo Rossi, co-fondatore dell‘Antoniano di Bologna". E il pittore Lorenzo Mesini presidente del Circolo Art: "Pavullo perde un altro grande artista, ma soprattutto un uomo buono, un sognatore, un amico". I familiari di Jonny ringraziano Maria Pia Biagini per "la collaborazione artistica e per il rapporto umano verso la famiglia" (Fra l’altro, come lui desiderava, lo scorso agosto gli aveva organizzato una mostra a Polinago), ringraziano i sanitari dell’ospedale di Pavullo, il personale delle cure palliative, la caposala della Medicina Monica Mariani e il dottor Michele Amoruso.
Walter Bellisi