
Pattuglie antifurto in borghese: "Ora i ladri hanno il metal detector"
di Valentina Reggiani
Si sono ‘evoluti’ e sono sempre più attrezzati tanto da riuscire ad introdursi nelle abitazioni più ‘blindate’ e addirittura a capire in pochi secondi quali siano i gioielli di valore e quali, invece, si possano ‘scartare’. Parliamo delle bande di ladri particolarmente attive sul nostro territorio e che, a quanto pare, per non ‘predere tempo’ ora si sono dotate pure di un kit per riconoscimento dei metalli preziosi, una sorta di metal detector. Il contrasto ai reati predatori, come dimostra l’ultima operazione dei carabinieri, è forte: infatti l’Arma ha incrementato i controlli per arginare appunto i reati più fastidiosi, quelli dei furti in abitazione e negli esercizi commerciali mettendo in campo anche pattuglie in borghese.
Grazie al costante presidio, l’altra sera le pattuglie del nucleo operativo e radiomobile sono intervenute d’urgenza in un’abitazione a est della città dove i cittadini avevano segnalato movimenti sospetti. I militari sono così riusciti a sventare un furto, mettendo in fuga i malviventi. La banda di ladri ha abbandonato l’auto con all’interno tutta l’attrezzatura necessaria allo scasso: strumenti atti a forzare inferriate ed infissi, come piedi di porco e cesoie ma, appunto, anche oggetti ‘innovativi’ come una radio rice-trasmittente, lampade tascabili e il kit per il riconoscimento dei metalli preziosi. "Il comando provinciale giornalmente predispone appositi servizi volti a contrastare questo fenomeno. Giovedì sera è stata proprio una di queste pattuglie – spiega Luca La Verghetta, al comando della Compagnia di Modena – a permettere il sequestro degli oggetti da scasso dopo aver intercettato nella flagranza un’auto di malviventi che già avevano indossato un passamontagna e si stavano introducendo nell’abitazione. L’intervento dei militari ha permesso di evitare che il furto venisse portato a compimento e permesso di sottoporre a sequestro un ingente quantitativo di materiale. C’era appunto un kit – spiega il capitano – per riconoscere i metalli di valore. La situazione ovviamente impone ai carabinieri di perseguire questo fenomeno e invitiamo i cittadini, nel caso vedessero auto o persone sospette,a chiamare i numeri d’emergenza. E’ bene che il cittadino si doti di strumenti di difesa ma, in ogni caso, deve allertare le forze di polizia al minimo sentore di situazione sospetta. I carabinieri ci sono anche se non sono visibili: infatti – spiega ancora – vengono predisposti servizi con militari in borghese".
‘Pattuglie fantasma’, insomma, per incrementare i controlli preventivi sul territorio. "Il servizio che l’arma giornalmente pone sul territorio in maniera preventiva – spiega infine - non è prevedibile: non possiamo quantificare quanti furti non sono stati commessi perchè è stata vista la pattuglia. Non possiamo quantificare l’effetto deterrente ma sappiamo che l’effetto c’è".