REDAZIONE MODENA

Parco Rimembranze : "I lavori sono stati sospesi ma è spuntata una cabina"

Protesta degli ambientalisti: "Segnalata dai cittadini, è comparsa in una notte. Ostruisce la vista di una delle statue dei Garibaldini, uno sfregio all’area verde"

Il flash mob ’Sei il mio parco’ del 1° marzo scorso nel quale i comitati e le associazioni ambientaliste chiedevano la tutela del parco

Il flash mob ’Sei il mio parco’ del 1° marzo scorso nel quale i comitati e le associazioni ambientaliste chiedevano la tutela del parco

Modena, 16 aprile 2025 – Continuano le polemiche relative al Parco delle Rimembranze, dove i comitati e le associazioni che hanno preso parte al flash mob "Sei il mio parco" del 1° marzo scorso, denunciano che, nonostante fossero state annunciate la sospensione dei lavori e un’ampia revisione del progetto, la settimana scorsa è stata installata una cabina elettrica proprio nel parco.

Come hanno fatto sapere i comitati – di cui fanno parte Verde Brillante, BoschiAModena, Cittadini Saragozza, Circolo ARCI Civica 15A, Italia Nostra e Comitato per la tutela del Parco della Rimembranza – la cabina, che originariamente doveva essere posta a ridosso del muro di cinta del complesso dell’ex Caserma Fanti, ora si trova all’interno del parco e ostruisce la vista di una delle statue dei Garibaldini. Inoltre, i comitati parlano di un’opera "comparsa in una notte", segnalata con fotografie da cittadini che frequentano abitualmente la zona. "Per noi – dichiara la portavoce del Comitato Verde Brillante, Emanuela Luppi – si tratta di uno sfregio ai danni del Parco. Ci teniamo a ricordare che, il giorno prima del flash mob, l’assessora Ferrari aveva promesso di fermare tutti i lavori che, in seguito alla dichiarazione, sembravano essere stati sospesi. Invece, evidentemente, sono proseguiti: oltre alla cabina, infatti, sono state costruite anche le canaline a terra che portano agli edifici. Questa cabina è spuntata dal nulla, dalla sera alla mattina e fino a mercoledì scorso non c’era. Nel fare questi lavori, non c’è stato alcun rispetto per l’ambiente, per il patrimonio culturale, e non è stata mantenuta neanche la distanza minima dagli alberi". Ora, oltre al rammarico che hanno espresso in una nota stampa, i comitati chiedono all’amministrazione comunale chiarezza. "Vorremmo sapere – conclude la referente – per quale motivo questa struttura, destinata principalmente a servire il nuovo complesso residenziale, non sia stata collocata all’interno dello stesso o in un’area più vicina e defilata, invece di trovarsi lungo il viale pedonale e accanto alla pista ciclabile, dove rappresenta un evidente oltraggio visivo per tutti. Ci chiediamo anche perché l’assessora, con un comunicato ufficiale, abbia annunciato la sospensione del cantiere, mentre l’area, seppur chiusa, appare ancora in attività: le porte sono sbarrate, ma all’interno si continua a operare.

Dal Comune, interpellati, fanno sapere che: "La localizzazione della cabina elettrica è una scelta che questa Amministrazione comunale ha ereditato per un provvedimento che non ha gestito direttamente. Per evitare che questi disguidi si ripresentino in futuro, e considerando il rilevante aumento di richieste di manufatti di trasformazione elettrica, conseguenza delle progressive elettrificazioni per usi civili, l’amministrazione sta studiando un’apposita modifica ai regolamenti edilizi che evitino tali problematiche".