
Per il collaudo funzionale della Cassa di espansione del Panaro, si parte entro il mese. Ancora pochi giorni e prenderà il via la prima fase delle procedure di invaso sperimentale a cura di Aipo, dopo il disco verde arrivato alla fine dello scorso novembre da parte della direzione generale Dighe del Mit – ministero Infrastrutture e trasporti – che ha autorizzato l’attività. L’annuncio arriva dall’assessore regionale all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo (foto), intervenuta oggi in Assemblea legislativa. "Il collaudo – spiega – si articolerà in tre tappe e la prima è ormai prossima all’avvio. Attraverso la chiusura delle paratoie della Cassa, una delle più grandi d’Italia per capacità di invaso, sarà possibile riempirla fino ad un livello di 6 metri e mezzo attraverso il deflusso naturale del fiume Panaro: è questo lo step iniziale, che prevede la permanenza delle acque per dieci giorni consecutivi prima di poter procedere al rilascio".
Sulla base dei risultati registrati si procederà a due ulteriori fasi successive corrispondenti a gradi crescenti di riempimento, fino al colmo del manufatto principale con un volume di circa 23 milioni di metri cubi d’acqua. Sarà il Mit a rilasciare apposita autorizzazione allo svolgimento di queste operazioni e la previsione è che si possano tenere tra la fine del 2021 e l’inizio del prossimo anno.
Fondamentale, per definire i tempi delle prove di invaso, saranno le condizioni meteo stagionali.