ALBERTO GRECO
Cronaca

Ravarino, palazzetto più sicuro. Lavori da 200mila euro

L’impianto sportivo è chiuso dallo scorso giugno. Il cantiere aprirà a inizio aprile. e durerà novanta giorni

Un’esibizione di karate all’interno del palazzetto dello sport

Un’esibizione di karate all’interno del palazzetto dello sport

Ravarino, 27 marzo 2025 – I lavori di messa in sicurezza sismica del palazzetto dello sport inizieranno nella prima settimana di aprile. Era l’annuncio che tanti a Ravarino attendevano guardando ogni giorno questo impianto vuoto, privo di vita, dove non echeggiavano più le voci dei loro ragazzi. Chiuso dal 27 giugno scorso con una decisione repentina dell’amministrazione, la struttura per mesi è rimasta inutilizzata creando non pochi disagi alle numerose società sportive, agli allenatori, ai ragazzi e alle famiglie. Ma, ora la "via crucis" sopportata forzatamente da tutti in questi mesi, verso altri impianti prestati per allenamenti e attività varie, pare abbia un termine. C’è una possibile data per la riapertura.

"L’intervento, che riguarderà aspetti strutturali fondamentali per la messa in sicurezza dell’edificio, - annuncia il vice sindaco Patrizio Piga - avrà una durata prevista di circa 90 giorni, al netto di eventuali imprevisti. Capiamo bene il disagio di chi, ragazzi e adulti, non ha potuto viverlo come prima. Anche per noi non è stato facile decidere di chiudere, ma lo abbiamo fatto per una ragione imprescindibile: la sicurezza delle persone".

L’iter progettuale, che porterà alla sua riapertura, si è finalmente concluso. Le procedure sono in dirittura d’arrivo. "Come Amministrazione – prosegue Piga - ci siamo subito attivati perché il palazzetto dello sport per la nostra comunità rappresenta non solo un impianto sportivo, ma anche un punto di incontro e socialità". Realizzato nel 1990, l’impianto dispone di un campo regolamentare da gioco 40 x 20 e capace di contenere fino a 350 persone, dove fino a giugno scorsi si ospitavano tutte le attività legate a pallamano, pallavolo, karate, calcetto. Una verifica sulla sicurezza sismica effettuata da tecnici sull’immobile e consegnata all’Amministrazione il 25 giugno 2024 aveva evidenziato parametri di sicurezza che non garantivano l’incolumità dei fruitori in caso di eventi sismici. Due giorni dopo è arrivato il provvedimento di chiusura totale dell’impianto, decisione accolta non senza polemiche da parte di Arci Uisp, che gestisce la struttura, e dei cittadini. I lavori saranno piuttosto onerosi e comporteranno una spesa di circa 200mila euro.