"Le università – spiega il direttore generale di Unimore Luca Chiantore – sono organismi sempre più complessi. Ecco perché la valutazione degli esperti ha riguardato anche la gestione delle risorse umane e finanziarie. È andata bene, ci è stato riconosciuto un ottimo livello di pianificazione. Apprezzata, inoltre, la strategia sulle infrastrutture, oltre ai piani per la transizione digitale. La commissione ha fornito indicazioni di miglioramento che saranno molto utili: l’attività continua".
C’è da aggiungere che varie università italiane avevano definito molto stringenti i criteri della procedura seguita dagli esaminatori. Lo ricorda il delegato per la qualità dell’Ateneo Antonio Ribba: "Almeno il 75% dei 24 punti di attenzione considerati doveva essere valutato al livello massimo di qualità. Questo è appunto accaduto in soli due casi su una ventina. Gli esperti completeranno entro il 2028 il secondo ciclo di visite, ma è prevedibile fin d’ora che Unimore resterà nel 10-15% della fascia superiore".
La commissione ha esaminato dieci percorsi formativi tra le sedi di Modena e Reggio. A Reggio occhi puntati sulle lauree triennali in Infermieristica, Ingegneria gestionale, Marketing e organizzazione d’impresa, Scienze e tecnologie agrarie e sul corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria. A Modena sono stati esaminati il corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia, quello triennale in Matematica, le lauree in Ingegneria del veicolo, Relazioni di lavoro e lingue per la comunicazione nell’impresa e nelle organizzazioni internazionali. Quanto ai dipartimenti, attenzione a tre strutture: Scienze fisiche, informatiche e matematiche, Ingegneria, Educazione e scienze umane. "Il giudizio dell’Anvur – sottolinea una nota – implica il pieno accreditamento dell’Ateneo per i prossimi cinque anni. Unimore rappresenta una delle realtà accademiche più affidabili e strutturate del sistema nazionale".
e. t.