Centri di aggregazione giovanile, parchi, comunità per minori non accompagnati e diverse aree del centro storico. Sono stati questi i luoghi oggetto, ieri, dei blitz della polizia di Stato – anche con l’unità cinofila – nell’ambito di una più vasta operazione scattata in ben 14 province teatro di recenti episodi delittuosi riconducibili a gruppi criminali giovanili, le cosiddette baby-gang. Un fenomeno che da tempo ha assunto dimensioni importanti anche a Modena, arrivando a rappresentare un vero e proprio allarme sociale.
Soprattutto nei fine settimana, infatti, gruppi di minorenni violenti, composti per lo più da giovanissimi tunisini – minori non accompagnati –, prendono di mira coetanei per aggredirli e rapinarli. Ma il fenomeno si è allargato nel tempo anche alle scuole: non sono rari gli episodi di risse tra studenti purtroppo.
Ieri la maxi-retata contro gang giovanili dedite a bullismo da strada, rapine e spaccio – l’ambiente spesso è quello dei trapper – ha visto impiegati a livello nazionale ben 500 agenti. Il bilancio è di una quarantina di persone arrestate, un quarto minorenni, e 70 denunciati (un terzo under 18). Sequestrate pistole, armi da taglio e tirapugni nonché centinaia di dosi di droga e diverse somme di denaro per un totale di circa 10mila euro, perlopiù provenienti dallo spaccio. Per quanto riguarda la nostra provincia, sono stati sanzionati alcuni minori e un gruppo di giovani, tutti tra i 17 e i 26 anni, sorpresi alla stazione autocorriere con dosi di droga nascoste addosso. Su oltre trecento persone identificate, 170 erano minori.
L’attività è stata svolta dalle Squadre mobili e dalle SISCO competenti e le indagini sono state effettuate anche attraverso mirati monitoraggi di alcuni social. Per quanto riguarda le aree sottoposte a controllo, gli agenti hanno effettuato sopralluoghi nelle aree spesso al centro di risse, rapine o altri episodi di criminalità riconducibili alle bande di ragazzini: parliamo appunto della stazione delle autocorriere ma anche buona parte del centro storico e il Novi Sad.
Nel corso dei controlli, nel pomeriggio di giovedì sono stati anche denunciati due italiani di 42 e 36 anni trovati in possesso di un cacciavite e una tronchese, l’altro di un coltello: tutti stazionavano alla stazione delle autocorriere. Inoltre sono stati controllati 80 veicoli, anche attraverso 8 posti di controllo.
Per quanto riguarda l’operazione a livello nazionale, solo a Milano sono state arrestate 16 persone, 7 minorenni.
Tra di loro anche un sedicente trapper, con pochi follower. Nel corso delle perquisizioni sono state trovate armi giocattolo e repliche di pistole, un machete, un pugnale tirapugni e un falso kalashnikov oltre a varie piccole dosi di droga.
Quello della bande giovanili è un fenomeno in crescita, al Sud così come al Centro e al Nord e il Governo nell’ultimo decreto sicurezza ha varato una stretta inasprendo le pene previste. Recentemente, per combattere il fenomeno la Questura di Modena è scesa in campo con il recentissimo e cosiddetto Decreto Caivano. Il Questore ha emesso la misura di prevenzione dell’avviso orale nei confronti di sei minorenni che si erano resi autori di rapine e risse.