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Omnia, sfratto per palestra e piscina Csi: "Corsi sospesi per 300 iscritti"

Il gestore in arretrato con l’affitto: "Colpa della crisi". Doccia fredda per il Centro sportivo: "Avvisati tardi"

Doccia fredda per il Csi Carpi Sport: dopo 30 anni di corsi di nuoto, il Centro sportivo resta senza una vasca per svolgere la propria attività. La procedura di sfratto nei confronti della società che gestisce la palestra Omnia di via Eraclito, a causa del mancato pagamento di alcuni canoni di affitto da parte del gestore dei locali, incide a cascata anche sull’attività del Csi che da otto anni svolgeva qui, nella piscina interna, i corsi di nuoto. "Dopo trenta anni di nuoto a Carpi restiamo senza una vasca – commenta dispiaciuta Giuliana Gualdi, coordinatore tecnico del Csi –. Ci dispiace per la situazione e per tutte le persone che, loro malgrado, ne subiranno le conseguenze (nella palestra c’è anche un centro estetico inaugurato a giugno, la sede della Radio 5.9, e un corso autonomo di pilates, ndr), ma sinceramente non ce lo meritavamo, e non in questo modo". Da otto anni, dopo la lunga presenza nella vecchia piscina comunale, il Centro sportivo teneva, infatti, i suoi corsi all’interno della struttura di via Eraclito: "Nel 2014 – prosegue Giuliana – siamo stati contattati dall’allora palestra Extrafit che ci ha proposto l’utilizzo della vasca interna di 15 metri per determinati orari al pomeriggio e al sabato mattina. Questo ci ha permesso di proseguire i corsi per i bambini, che poi negli anni si sono estesi anche agli adulti, fino ad avere attualmente quasi 300 tesserati". Una particolare attenzione è da sempre stata riservata dal Csi ai bambiniragazzi con disabilità: "Rientra nella nostra ‘filosofia’: abbiamo almeno una ventina di bambini disabili, inoltre seguiamo i piccoli non udenti della Scuola Figlie della Provvidenza di Santa Croce. Tre nostri istruttori sono specializzati proprio nell’approccio ai disabili. Le famiglie ci stanno chiedendo: ‘E ora dove andremo?’". La notizia dello sfratto e dunque dell’impossibilità di proseguire l’annata all’Omnia è arrivata lunedì, proprio il giorno in cui il Csi aveva aperto le iscrizioni ai corsi e c’era la fila per rinnovare o effettuare un abbonamento. "A tutte le persone abbiamo dovuto dire che i corsi non ci saranno – commenta Gualdi , la stagione che doveva partire il 12 settembre è stata annullata, per cause indipendenti dalla nostra volontà". Al dispiacere si aggiunge una certa amarezza: "Il 10 luglio scorso abbiamo versato un acconto della quota di affitto per il 20222023 al gestore della palestra; questo testimonia che non avevamo percepito alcuna difficoltà. Sapere tutto questo alla fine di agosto ci taglia letteralmente ‘le gambe’: se l’avessimo saputo a giugno ci si saremmo potuti organizzare, cercare qualche collaborazione o quanto meno cercare una collocazione per i nostri operatori". Anche Daniele Sabbatini, presidente Csi Carpi Sport esprime il suo dispiacere, "soprattutto per i bimbi disabili che seguivamo con tanta cura".

Intanto, nella giornata di ieri, all’Omnia i telefoni erano roventi ed è stato un continuo via vai di utenti che chiedevano informazioni sui loro abbonamenti, fatti anche solo da pochi giorni. "Il mio primo pensiero va ai miei dipendenti e collaboratori (una trentina) e alle persone che comunque gravitavano nella palestra, dal Csi alla radio – interviene il titolare di Omnia Umberto Berardi –. Io ce l’ho messa tutta: dopo due anni di pandemia e col caro bollette, ho cercato in tutti i modi di tirare avanti, mettendoci anche risorse mie, e arrivare ad una tanto agognata ripresa ma non c’è stato niente da fare. Ho sempre dato la priorità alle persone, ai collaboratori e al pagamento delle utenze per non interrompere le forniture e il servizio ai clienti, ma i disavanzi erano sempre più ampi e ho saltato qualche mensilità. Senza alcun preavviso mi è arrivato lo sfratto, la cui udienza sarà il 5 dicembre. Io auspico che la proprietà mi conceda fino al 30 settembre per sistemare un po’ le cose e cercare accordi con altre palestre perchè i clienti possano smaltire gli abbonamenti residui". Da parte sua la proprietà dei muri prende le distanze della gestione della palestra.

Maria Silvia Cabri