Omicidio di Modena, fermati i due aggressori del giovane accoltellato. Sindaco: “Indagini rapide”

Ripresi da telecamere durante la fuga due ragazzi di nazionalità nigeriana, in regola e con il permesso di soggiorno: uno aveva ancora l’arma. Muzzarelli: “Dalle prove raccolte pare confermata la pista dello spaccio di droga”

Nel riquadro Friday Endurance ucciso a coltellate in pieno centro a Modena

Nel riquadro Friday Endurance ucciso a coltellate in pieno centro a Modena

Modena, 22 agosto 2023 –  La Procura di Modena ha disposto il fermo per due uomini di 29 e 27 anni, entrambi di nazionalità nigeriana e in regola con il permesso di soggiorno (il primo per protezione speciale e il secondo per protezione sussidiaria), gravemente indiziati dell'omicidio di un trentenne, anch'egli nigeriano di nome Friday Endurance, accoltellato a morte due giorni fa nel centro storico della città. Uno dei due fermati è stato anche trovato in possesso dell'arma del delitto, che è stata sequestrata.

Il fermo è stato attivato a Reggio Emilia, dove vivono. Entrambi erano stati segnalati per presunte attività di spaccio e non si esclude, dunque, che il delitto sia maturato proprio in un contesto legato alla droga.

Le indagini

Fondamentali per l'indagine sono state le testimonianze di quanti avevano assistito all'omicidio e le immagini registrate da telecamere private e comunali che hanno ripreso i due fermati fuggire dopo il fatto di sangue.

L'attività di indagine messa in campo dalla Questura di Modena, e in particolare dalla Squadra Volante e dalla Squadra Mobile e dal pm di turno, ha consentito di acquisire in poco più di 24 ore prove di un grave quadro indiziario nei confronti dei due fermati, indagati per l'omicidio volontario di Friday Endurance. È stata sequestrata anche l'arma del delitto, a uno dei due fermati.

La vittima è stata colpita da due profondi fendenti al collo. Ricoverato all'ospedale Baggiovara in condizioni disperate, Endurance era deceduto poco dopo per ferita da arma da taglio nella regione latero-anteriore del collo.

Sindaco Modena: “Rapidità indagini prima risposta efficace”

"La rapidità delle indagini è una prima risposta, molto efficace, alle richieste della città". Ha commentato così la notizia del fermo dei presunti aggressori il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli. E ricorda come la Questura, con il lavoro di Squadra Volante e Squadra Mobile, abbia potuto contare sulle testimonianze dei cittadini e sulle immagini dei sistemi di videosorveglianza, aggiungendo: "Dalle prove raccolte a carico dei due nigeriani fermati pare essere confermata la pista che riconduce l'omicidio al mondo del traffico e dello spaccio di droga. Si tratta di una piaga della nostra città dove, purtroppo, l'alto consumo di stupefacenti determina una situazione favorevole per questo tipo di criminalità. E molti episodi di violenza degli ultimi mesi, nonostante l'impegno delle forze dell'ordine e della Polizia locale, sono probabilmente riconducibili a questa situazione".

Sindacato polizia: “Aumento violenze rischia assuefazione nella società”

Intanto, il sindacato Siulp sull'omicidio evidenzia: "Le Volanti sono intervenute dopo pochissimo dall'accaduto, così come la Polizia Scientifica e gli investigatori della Squadra Mobile: come già avvenuto tante altre volte, nel giro di poche ore la Polizia è stata in grado di individuare i presunti autori, assicurandoli alla giustizia. Ma questo sta diventando insufficiente sia perché l'aumento delle violenze, compresi gli omicidi, rischia di creare una sorta di assuefazione nella collettività, sia per la sempre più manifesta inefficacia delle norme".

Aggiunge il sindacato di polizia: "Se l'attuale impianto normativo non ha saputo risolvere a fondo i problemi creati dalla delinquenza autoctona, è evidente che ancor meno può fare con chi arriva da paesi dove la repressione dei reati e i regimi carcerari sono molto più duri che in Italia".