VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Omicidio Alice Neri, il consulente della procura: “Si è difesa con tutte le sue forze”

Vittorio Gatto: "La giovane mamma è deceduta per i fendenti inferti con estrema violenza dal killer”

Alice Neri è stata uccisa trafitta da diversi fendenti

Modena, 6 ottobre 2023 – Alice cercò di difendersi e sfuggire al suo assassino: sui resti sono state riscontrate chiare lesioni da difesa. Non solo: la giovane mamma morì a causa di diversi fendenti inferti con estrema violenza. Infatti, quando il responsabile dell’atroce delitto appiccò il rogo, dopo aver nascosto il corpo nel baule, la 32enne di Ravarino era già morta ed il cadavere della vittima è tragicamente bruciato per oltre quaranta minuti.

Sono queste le conclusioni della relazione medico legali depositata da Vittorio Gatto, consulente nominato dalla procura per rispondere a diversi quesiti sul terribile delitto di Alice Neri, avvenuto quasi un anno fa (il corpo fu ritrovato la sera del 18 novembre nelle campagne di Fossa di Concordia). Proprio a distanza di quasi un anno da un omicidio che ha sconvolto l’Italia le indagini si avviano a conclusione e per il momento l’unico indagato resta il tunisino Mohamed Gaaloul, catturato a dicembre tra la Francia e la Svizzera.

Secondo il perito gli esami tossicologici sui tessuti biologici hanno consentito di rilevare la sussistenza di un’assunzione recente di cocaina da parte della vittima e di sostanze alcoliche – dato confermato dal riscontro di tracce di cocaetilene (si forma nel fegato quando cocaina e alcol etilico sono contemporaneamente in circolo nel sangue). Ma – e il perito lo rimarca – nulla ha a che vedere l’assunzione di cocaina con il decesso. Inoltre è stata riscontrata la presenza di un farmaco per il trattamento di nausea e vomito".

Gatto sottolinea come il decesso di Alice Neri avvenne in un epoca recente rispetto all’assunzione di cocaina. "Dall’analisi dei resti ossei è emerso che, con elevata probabilità, la Neri decedeva per causa traumatica secondaria all’azione di un arma bianca – spiega il consulente della procura –. Per quanto riguarda il decesso anteriore al rogo, secondo il medico legale la circostanza è confermata dal mancato riscontro di inalazione di materiale fuligginoso nelle vie aeree. In base alle condizioni in cui sono stati trovati i resti della vittima, è possibile ipotizzare che il corpo di Alice Neri sia stato esposto al fuoco appunto per un tempo superiore ai 40 minuti.

Nei giorni scorsi si era tenuta a Milano una importante riunione con la dottoressa Cristina Cattaneo, che aveva incontrato i consulenti proprio alla luce delle risultanze medico legali. Da quanto emerso in tale sede, era purtroppo confermata la brutalità con cui l’assassino si era accanito sulla vittima".