Vandali di nuovo in azione a Savignano. Proprio nei giorni in cui la comunità locale stava finalmente apprezzando il restauro a "Libera", il monumento dell’artista savignanese Antonio Sgroi che si trova in centro a Doccia, sempre nel capoluogo, nel parco di via Gramsci, è stato vandalizzato in due giornate distinte (tra sabato e domenica e tra domenica e lunedì) un altro monumento realizzato da Sgroi e dedicato proprio ad Antonio Gramsci (1891 – 1937). Il sindaco, Enrico Tagliavini, ha commentato: "Si tratta di un atto vile. Mi piacerebbe incontrare i ragazzi autori di questo gesto – perché voglio sperare che siano ragazzi – e parlare con loro, perché forse davvero non si sono resi conto di quello che hanno fatto. In ogni caso dispiace dirlo, ma dopo questo episodio installeremo un sistema di videosorveglianza anche in questo parco, che finora non aveva dato problemi". Il monumento a Gramsci, inaugurato nel novembre 2007, è stato prima imbrattato completamente di blu nella parte che raffigura il volto dell’ex politico, filosofo e giornalista, poi, tra domenica e lunedì, è apparsa anche una scritta ingiuriosa. "Ho già provveduto a fare denuncia ai carabinieri – ha aggiunto Tagliavini – i quali mi hanno confermato che stanno indagando. Già nel 2015 il medesimo monumento era stato danneggiato (fu scheggiata una parte che rappresenta un libro). Nei prossimi giorni, si procederà anche a valutare l’entità del danno (il Comune è assicurato). Intanto, sempre a proposito di monumenti, proprio in questi giorni è stato concluso da parte del restauratore Matteo Brandoli il restauro a "Libera" in centro a Doccia, anch’essa vandalizzata un paio d’anni fa nella parte del labirinto. In questo caso, il danno complessivo è stato di alcune migliaia di euro, suddivise tra compagnia assicurativa e Comune di Savignano. Con l’occasione, l’opera è stata ripulita ed è stato cambiato pure il sistema di illuminazione. In questi giorni, "Libera" è illuminata di rosso in omaggio alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Marco Pederzoli