
"Ogni famiglia spenderà 3mila euro in più all’anno"
Il rallentamento, a febbraio, dell’inflazione (-0,6%) sul mese precedente e anche di quello tendenziale annuo (+9,6%) non ha portato un gran sollievo per le tasche dei modenesi. L’Unione Nazionale Consumatori (Unc) ha calcolato che una famiglia tipo di 3 persone per la continua rincorsa dei prezzi è come avesse ’bruciato’ in un anno 2.974 euro. Questo incremento resta uno dei più onerosi a livello nazionale e colloca Modena al sesto posto tra le città capoluogo di regione e comuni con più di 150mila abitanti.
La città della Ghirlandina, purtroppo, ormai da molti mesi si vede stabilmente collocata nella top ten di questa sgradita classifica delle città più care in termini di spesa aggiuntiva annua. La frenata inflattiva registratasi in febbraio è dovuta in gran parte all’attenuazione delle tensioni su energia elettrica e gas di rete, per i quali comunque la variazione percentuale tendenziale calcolata a febbraio da Unc resta del +39,9% (contro il 39,0% dell’Emilia-Romagna e il 40,8% nazionale). Restano di rilievo le spinte al rialzo di alimentari e trasporti. In febbraio, nello specifico, - secondo quanto emerge dal calcolo dei prezzi rilevati dal servizio Statistica di Modena - i dati per tipologia di prodotto hanno messo a segno incrementi significativi nei tabacchi (+1,9%), nei beni alimentari (+1,6%), con le bevande analcoliche cresciute tendenzialmente del + 14,3% (+14,1% in regione e +13,1% in Italia), gli altri beni (+0,7%) e i beni non durevoli (+1,1%).
Aumenti nell’ultimo mese ci sono stati anche per i servizi relativi all’abitazione (+0,2%), che comunque evidenziano per gli affitti una variazione percentuale tendenziale annua assai elevata del +20,5%, quasi doppia rispetto alla media regionale (+12,9%) e nazionale (+11,7%). La casa resta così una fonte di preoccupazione poiché anche elettrodomestici e apparecchi per la casa (+9,8%) e mobili, articoli e servizi per la casa (+9,0%) registrano in ambito annuo decisi aumenti. Il carello alimentare dal canto suo evidenzia rincari accentuati per vegetali, pesci e prodotti ittici, latte e latticini, acque e bevande, anche pane e cereali. In salita anche i prezzi di automobili, motocicli, trasporto passeggeri su rotaia e trasporto aereo. Frenano, invece, gli altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati (come, per esempio, noleggi, affitti garage e autoscuole). Modesto il segno positivo della voce "Abbigliamento e calzature" (+0,1%), dove si notano a febbraio lievissimi rincari soltanto per scarpe e calzature. Spese in salita per assistenza sociale (nidi, case di cura, servizi di assistenza…) e parrucchieri ed estetisti. In leggero calo solamente gli articoli e prodotti non elettrici per la cura della persona.
Alberto Greco