"Nuovo Parlamento, giovani tagliati fuori"

Candidature in Forza Italia, in pole Aimi, Venturelli e Giacobazzi: "Seggi ridotti, i territori saranno meno rappresentati di prima"

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di Gianpaolo Annese

Emilia Romagna territorio ostile certo, "ma almeno, al contrario del Pd, siamo sicuri che non arriveranno paracadutati da Roma, qui nessuno ci vuole venire…", sorride il coordinatore di provinciale di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi ancora sotto choc per la doccia gelata del 2018, in quelle che lui definisce "le 12 ore che stravolsero la mia vita" quando, ormai certo della candidatura, fu scalzato all’ultimo momento in ossequio alla regola del bilanciamento sulle quote rosa.

Adesso Giacobazzi ci ritenta: "Territorio difficile, ma ci saranno delle sorprese e noi siamo pronti. Ho dato la mia disponibilità al partito, l’ho fatto non per una rivincita personale ma perché mi hanno chiesto in tanti di provarci, un’attestazione di stima che mi riempie di orgoglio anche per il tanto lavoro svolto in Consiglio comunale a Modena". A Roma gli hanno detto di tenersi pronto, di preparare la documentazione. Sono giorni di fibrillazione, il coordinatore regionale Enrico Aimi è chiamato a incastrare nomi e collegi. Su Modena potenziali candidati in pole sono appunto Aimi e Giacobazzi, Antonio Platis invece è probabile che riproverà nel 2025 in Regione. A coprire la quota rosa sarà chiamata verosimilmente Maria Chiara Venturelli, per cinque anni assessore a Serramazzoni e poi candidata sindaco alle ultime amministrative, dirigente e punto di riferimento di tutto il Frignano.

Determinante per la loro sorte, qualora venissero candidati, è il collegio dove saranno collocati. Per Aimi, essendo coordinatore regionale, c’è l’imbarazzo della scelta (ma anche il rischio di sbagliare) in tutta la regione, mentre per Giacobazzi e Venturelli i margini di manovra sono strettissimi. È chiaro che – scartando i collegi uninominali dove vince chi prende anche un voto in più dell’avversario e quindi il centrodestra schiererà i suoi big – per Giacobazzi e Venturelli le collocazioni più probabili saranno i collegi proporzionali modenesi della Camera, quello che fanno riferimento alla montagna e quello delle Terre dei castelli: "Il problema – riflette Giacobazzi – è che per come sono state disegnate adesso le circoscrizioni, noi siamo penalizzati anche laddove nel 2018 eravamo favoriti. Il collegio delle Terre dei Castelli con Vignola per esempio, dove siamo forti, lo hanno abbinato inspiegabilmente a Imola, dove invece c’è una forte presenza avversaria. Ferrara, dove la Lega amministra in molti Comuni, l’hanno abbinata a Ravenna, terra molto ‘rossa’". Se invece Aimi andrà alla Camera, a Giacobazzi e Venturelli toccherebbe il Senato, territori sterminati tra Modena e Piacenza dove però sarebbero subordinati a big del calibro di Tommaso Foti di Fratelli d’Italia.

Partita ardua dunque tra collegi più grandi e un numero ridotto di parlamentari: "La riforma è stata votata sull’onda emotiva – riflette con amarezza Giacobazzi – ma temo che ne faranno le spese soprattutto i giovani e chi si vuole affacciare alla politica per la prima volta. I territori avranno meno rappresentanti: per dire, la montagna che fino ad oggi tra tutti i partiti contava diversi referenti, presto ne avrà molti di meno".