La priorità era quella di rivitalizzare l’area, essendo nel tempo divenuta una nota e ‘proficua’ piazza di spaccio. Il rappresentante della società che gestisce il locale che insiste sul parco – parliamo del Novi Sad – più volte aveva fatto appello alle istituzioni affinchè la pioggia di sanzioni a suo carico si fermasse. Oggi, però, emerge una verità diversa: quella di affitti mai versati al gestore e di presunte irregolarità. Secondo quanto trapelato, infatti, il prezzo dell’affitto concordato con il precedente gestore era pari a 32mila euro annui. Essendo trascorso un anno e mezzo dall’occupazione da parte dell’attuale società, in termini di mancato guadagno il ‘danno’ si aggirerebbe attorno ai 50 mila euro. A spiegare la paradossale situazione è l’avvocato Henrich Stove (nel tondo a destra), il legale della società che a Modena gestisce il parcheggio del Novi Sad, il parco Novi Arch, i servizi di Ztl, le aree e la regolazione della sosta a supporto e del traffico cittadino, ovvero Modena Parcheggi. "Innanzitutto l’esercizio, che Modena Parcheggi aveva dato in affitto a terzi è e dovrebbe essere per regolamentazione comunale a servizio anzitutto del polo universitario, quindi degli utenti del parcheggio ma, invece di garantire aperture mattutine e pomeridiane, ha sempre e solo aperto per feste musicali nella notte – spiega il legale interpellato –. Da oltre un anno la società che rappresento, Modena Parcheggi, che gestisce impianti come quello di Modena in molte città (e che solo a Modena sta vivendo un calvario e un inferno inimmaginabile) sta cercando di liberare i locali del bar dalla società che dal giugno 2023 li occupa abusivamente, senza pagare un solo euro e senza avere alcun titolo contrattuale. Sembra incredibile ma così è. Non sono ancora valse le richieste e la causa con istanza d’urgenza promossa presso il tribunale di Modena (in sede civile si attende da luglio la sentenza di primo grado)".
Infatti è in corso una causa civile volta a ottenere la liberazione del locale occupato. Ma c’è di più, perché nei confronti della società che manda avanti il locale ora ci sono anche due denunce penali. "E’ stata informata l’amministrazione comunale anche sull’erezione del manufatto abusivo (pista da ballo) nel parco archeologico già da prima dell’estate. Inoltre – spiega ancora l’avvocato Stove – sabato scorso c’è un episodio di inciviltà ma anche di pericolo e di danno a Modena Parcheggi e all’intera città". A quanto pare infatti una persona al momento ignota ha riversato due secchi di letame all’interno degli uffici di Modena parcheggi, poco distanti dal bar. "Un gesto in segno di disprezzo, minatorio ed intimidatorio, che ha causato anche l’interruzione per più giorni dei servizi pubblici che Modena Parcheggi rende agli utenti e alla città – sottolinea Stove –. E’ stata interessata anche la procura della repubblica per profili che si reputano di competenza poiché l’episodio di sabato è stato attuato con chiaro intento intimidatorio da parte di una persona uscita poco prima dal bar ed ora sono in corso le indagini per risalire all’autore, ripreso dalle telecamere".
Secondo il legale si configurano infatti più reati, non solo il danneggiamento ma anche l’interruzione di pubblico servizio. Sul posto, sabato, è intervenuta per gli accertamenti la polizia locale. "La società che assisto, Modena Parcheggi – conclude il legale – è esasperata per una situazione che a Modena si stenta a comprendere. Una società e un locale che alla luce del sole, senza contratto e senza pagare un solo euro, si promuove per feste serali danzanti, ha apparentemente allestito sul prato del parco oggetto di regolamento vincolante, una pista da ballo e tutto senza che nessuno intervenga".
r.m.