VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Novi Park a Modena, rabbia e proteste: “Sanzioni e controlli ogni giorno Ora basta, chiudo il locale”

Nico Giannini, titolare del bar ristorante al centro dell’area: “Se me ne vado gli spacciatori torneranno. Ma non ho altra scelta, sono esasperato dall’accanimento nei miei confronti solo perché metto la musica”

Nico Giannini, titolare del bar-ristorante Novi Park a Modena

Nico Giannini, titolare del bar-ristorante Novi Park a Modena

Modena, 9 luglio 2024 – ‘Meno locali, più criminali’. E’ sulla scia di questo triste slogan che domenica il titolare del bar-ristorante Novi Park, il locale a pochi passi dalla facoltà di Economia, ha deciso di chiudere i battenti.

Una chiusura legata, a suo dire, ai continui controlli e sanzioni a cui è soggetto da mesi da parte delle forze dell’ordine. “Preferite i criminali ai locali che rivitalizzano la zona? – tuona Nico Giannini – allora teneteveli. Nel mio locale, la sera, c’erano solo giovani intenti a divertirsi, ora l’area tornerà nelle mani della criminalità”.

All’apertura del locale il titolare aveva annunciato appunto l’intenzione di voler riqualificare la zona-. “L’amministrazione modenese si è vantata in campagna elettorale, con tanto di video social, di voler rivalutare determinate zone che sarebbero un gioiellino per la nostra città; evidentemente non è così – continua Giannini – Gestisco questo locale da un anno ma ancora attendo determinate concessioni e il lavoro è partito solo con l’arrivo della nuova stagione ma, ogni sera, bussano alla mia porta le forze dell’ordine e alla fine ci rimetto. Un imprenditore non può lavorare in questo modo. Nessuno veniva a difendermi quando quest’inverno incassavo 22 euro al giorno e non c’era nessuno in giro e avevo davvero paura ad uscire da qui la sera. Piano piano sono però riuscito a tenere lontani i personaggi pericolosi e ad attirare giovani”.

Il titolare spiega che, dal primo giugno, data in cui ha ripreso a lavorare i controlli siano praticamente quotidiani. “Ogni sera devo fornire documenti e documentazione a forze dell’ordine come un criminale – sottolinea – mi contestano qualsiasi cosa, soprattutto la musica. A volte i clienti ballano, è vero ma non posso legarli. Non ho nessuno che viva sopra al locale e se non altro il parco è vivo. Sicuramente ho sbagliato in alcune cose, non sono riuscito a sistemare tutto alla perfezione ma sto facendo del mio meglio. Fino a che non mi proporranno soluzioni concrete io resterò chiuso. Per questo locale ho investito 200mila euro: se ogni weekend mi fanno spegnere la musica a mezzanotte, con i clienti che arrivano alle 23, quando c’è il dj tanto vale tener chiuso. Invece di arrivare qua con le polo, arriveranno in antisommossa per mandare via spacciatori e rapinatori”.

Dal Comune fanno però sapere come siano decine le segnalazioni che partono dai residenti della zona, in pratica quasi tutte le serate di apertura del locale. Intanto proprio ieri mattina una giovane donna è stata rapinata al parco da due giovani nordafricani che, dopo averla minacciata verbalmente, l’hanno obbligata a consegnare loro il telefonino. “Stavo facendo jogging intorno alle 8 del mattino – racconta – Me li sono trovati davanti: non erano armati ma mi hanno intimato di consegnare loro il cellulare e, per evitare di correre rischi, gliel’ho consegnato”.