PAOLO TOMASSONE
Cronaca

"Novavax, opportunità per gli indecisi"

Ieri le prime somministrazioni del nuovo siero anti Covid all’hangar cittadino, il dottor Bellei: "Pronti ad aprire altri Puv"

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di Paolo Tomassone

"Le persone che finora non si sono vaccinate e quelle ancora indecise ora hanno a disposizione un’ulteriore tipologia di vaccino. Auspichiamo che questa sia un’ulteriore occasione per convincerle ad aderire alla campagna vaccinale. Sicuramente ogni vaccino in più che facciamo ci aiuta ad aumentare il livello di sicurezza della popolazione modenese che, fortunatamente, è già molto buono".

L’auspicio è di Eddy Bellei, uno dei responsabili della campagna vaccinale che nella provincia di Modena ha già ampiamente superato l’1,6 milioni di dosi inoculate con una copertura completa dell’85% della popolazione dai 5 anni in su.

Il nuovo capitolo nella lotta contro il Covid-19 si chiama Nuvaxovid, dal nome dell’ultimo vaccino in ordine di tempo approvato dall’Agenzia del farmaco dall’inizio della pandemia.

Sviluppato dalla società di biotecnologie americana Novavax, questo è il quinto vaccino messo in campo per contrastare la diffusione del virus in Italia, dopo il Comirnaty (Pfizer e BioNtech), lo Spikevax (Moderna), il Vaxzevria (AstraZeneca) e ancora lo Janssen (Johnson & Johnson).

All’Emilia-Romagna sono state assegnate 74.500 dosi e le 10mila riservate a Modena sono arrivate domenica. Ieri è cominciata la somministrazione delle prime 30 dosi, stessa quota prevista e già prenotata per oggi e domani. Poi si vedrà il livello di adesione nelle giornate successive quando l’Ausl valuterà se aumentare i posti cercando di utilizzare tutte e dieci le dosi contenute nel flacone.

Al momento il nuovo vaccino viene somministrato soltanto all’hangar di strada Minutara. "Se vediamo che c’è una richiesta importante moduleremo sicuramente l’offerta in altri punti vaccinali", spiega Bellei.

Come sottolineato da una circolare ministeriale, il Nuvaxovid può essere usato per le persone dai 18 anni in su, ma solo per il ciclo primario di vaccinazione. Sono previste due dosi, somministrate a distanza di 21 giorni l’una dall’altra.

"Al momento non è prevista la dose booster, poi se ci sarà qualche informazione in merito dal ministero della Salute daremo adeguate informazioni ai cittadini – continua Bellei –. Come per tutti gli altri vaccini si può avvertire un po’ di malessere dopo l’inoculazione o un po’ di dolore al braccio ma niente di più", spiega.

Il Novavax, come ribadisce il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, è un vaccino "basato su una tecnologica un po’ più classica e più consolidata perché si basa sull’uso di proteine ricombinanti associato a una sostanza chiamata saponinia, che ne aumenta la capacità immunizzante. In termini di efficacia di profilo di sicurezza non si diversifica dai vaccini che ci hanno aiutato finora a uscire dall’emergenza, su tutti quelli a base Mrna. Se però questo tipo di maggior classicità nella preparazione servirà a convincere anche un esitante, anche solo uno, sarà comunque un vaccino che ha svolto un compito importante". Per eseguire la prima dose di Novavax non è previsto l’accesso diretto all’hub, l’accesso diretto rimane solo per l’esecuzione del ciclo primario con vaccini a Mrna.

Per prenotare non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici o, in alternativa, il codice fiscale. L’appuntamento per la seconda dose sarà fornito direttamente al Centro vaccinale, dopo 21 giorni. Tutte le informazioni e la modulistica su www.ausl.mo.itvaccino-covid-novavax