VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Sassuolo, "non trovo lavoro". E scassina 38 garage

I carabinieri hanno fermato e arrestato un uomo di 32 anni autore dei tentati furti. La difesa: "Nessuno mi assume e non ho nulla"

Ladro arrestato dai carabinieri (foto di repertorio)

Ladro arrestato dai carabinieri (foto di repertorio)

Modena, 23 agosto 2024 – Ha danneggiato ben 38 box prima di essere fermato dai carabinieri. Accanto ad ogni porta forzata, i militari hanno trovato a terra il cilindro della serratura, rimosso dal malvivente. Dall’interno dei garage, però, pare non sia stato portato via nulla. A finire in manette con l’accusa di tentato furto aggravato, un 32enne residente a Sassuolo. "Mi stavo inserendo nel mondo del lavoro in questo periodo ma nessuno mi assume – ha detto il giovane ieri in aula, davanti al giudice nell’ambito del processo per direttissima. Non possiedo nulla e ho la terza media; cerco lavoro".

Alla richiesta della sua presunta responsabilità nei tentati furti però il 32enne, alla presenza del proprio legale, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il furto risale a giovedì notte a Sassuolo quando i militari sono intervenuti, a seguito di una segnalazione, presso un garage di una palazzina dove i residenti denunciavano un furto. Dopo qualche minuto di osservazione, tempo durante il quale i militari hanno constatato la presenza dell’imputato intento a danneggiare i boxe, i carabinieri sono quindi entrati in azione.

Il 32enne inizialmente è riuscito a dileguarsi ma, avendo le pattuglie circondato la palazzina, lo stesso è stato bloccato poco dopo e ammanettato. Addosso al giovane ladro – incensurato – i carabinieri hanno recuperato diversi attrezzi da scasso, poi sottoposti a sequestro penale. Il successivo sopralluogo ha consentito di accertare che l’uomo, prima di essere fermato, aveva appunto danneggiato le porte di ben 38 box ma pare non avesse ancora racimolato alcun bottino. I militari, dopo aver raccolto le denunce delle vittime dei tentati furti, lo hanno tratto in arresto in flagranza di reato appunto.

Ieri il 32enne si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice, pur avendo sottolineato di essere in cerca di lavoro, lamentando l’impossibilità di reperire un posto. Una sorta di ‘giustificazione’, se così si può definire, circa il grave gesto commesso probabilmente. La procura aveva chiesto per l’imputato la custodia cautelare in carcere; il giudice, invece, ha disposto per il giovane gli arresti domiciliari. La difesa aveva fatto richiesta, per il proprio assistito della misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.