Dietro ai sacchi a pelo abbandonati in strada o dimore improvvisate, c’è sempre una storia. Una storia che spesso non si conosce, che appartiene ai cosiddetti ultimi, nascosti tra gli angoli delle città. Qui, come in tutto il resto del mondo.
Sono tanti, infatti, i senzatetto che trascorrono il loro tempo nei bordi dei marciapiedi o delle strade. "E dopo la pandemia, il numero è ulteriormente cresciuto – conferma il presidente della Croce Rossa Comitato di Modena, Carlo Meschiari – due volte a settimana diamo assistenza ai senza fissa dimora, cerchiamo di conoscerli, di iniziare una relazione con loro per capire se hanno la volontà di farsi aiutare e risollevarsi. Nel caso contrario, cerchiamo semplicemente di aiutarli fornendo loro aiuti per i bisogni più necessari".Con l’arrivo di marzo e la primavera alle porte, la sfida del freddo sembra essere stata finalmente superata. "Questo inverno è andato piuttosto bene – continua Meschiari – aiutati anche dalle temperature più miti del solito. Il clima infatti ha facilitato lo scenario, più rigido negli anni precedenti. A ogni modo, nella città di Modena la gestione è ottimale: facciamo rete tra i diversi attori, insieme anche alle associazioni di volontariato e in questo modo riusciamo a scambiarci informazioni, valutazioni, esperienze per aumentare tutte le nostre consapevolezze. Anche questo è un aspetto importante per fare sempre meglio".
A ogni modo, "penso che la nostra gestione sia, per l’appunto, ormai ben rodata. E il sistema funziona discretamente bene. Certo, dopo la pandemia questo ’fenomeno’ è comunque cresciuto ulteriormente. Non abbiamo dei dati, ma la sensazione è quella che si sia registrato un aumento".
"C’è da dire che molte persone scelgono, in un certo senso, di rimanere a vivere in strada – conclude –. Anche per questo motivo, per invertire la rotta, bisogna che siano loro i primi a voler cambiare vita.
Il nostro obiettivo comunque rimane quello di avvicinarci a loro e iniziare con loro una relazione, parlarci, chiacchierarci e capirne di più della situazione. Così da poterli realmente aiutare".