REDAZIONE MODENA

No vax al Festival Filosofia, scatta l’allerta. "Basta cortei, fateci lavorare"

I negazionisti si danno appuntamento in piazza Grande per l’ormai solita manifestazione del sabato. I commercianti chiedono alle autorità di spostarla al Novi Sad. Si temono incursioni agli eventi

La polizia davanti al palco del Festival Filosofia in piazza Grande

La polizia davanti al palco del Festival Filosofia in piazza Grande

Modena, 17 settembre 2021 - Sarà un weekend blindato quello nei centri storici di Modena, Carpi e Sassuolo, che da oggi ospitano il Festival Filosofia. Le forze dell’ordine dovranno vigilare sugli assembramenti e gli organizzatori, tramite gli steward, dovranno controllare il Green pass dei partecipanti ai vari eventi. L’allerta riguarda soprattutto il capoluogo con la Digos in prima linea. Una situazione che sarà ’terreno fertile’ per i no vax: il timore è quello che i ribelli del Covid - coloro che non accettano mascherina, certificato verde e vaccino - possano agire da disturbatori della kermesse. Già da giorni i ‘canali’ negazionisti di Telegram pulluano di video denigratori proprio contro il Festival Filosofia che viene etichettato come "Festival dell’Ipocrisia" dal momento che vede come tema centrale quello della libertà.

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Ieri uno dei più attivi negazionisti modenesi ha imbrattato con un pennarello nero diversi cartelloni allestiti in piazza Grande e volti a dare indicazioni sulle misure anti covid da rispettare. "Questa sarà la location dove si svolgerà il festival del bestiame libero", dicevano ancora in video. Il solito no vax si è presentato anche in Comune per consegnare un paio di boxer al sindaco a seguito della contestata festa a cui il primo cittadino ha preso parte ma anche in alcune scuole, dando vita a vere e proprie provocazioni verso presidi e personale scolastico.

Domani - inoltre - l’ormai solito corteo no vax non potrà tenersi in centro proprio per via del Festival, anche se i negazionisti si sono dati appuntamento in piazza Grande: oggi si terrà la riunione delle autorità per decidere se e dove autorizzare la manifestazione, che potrebbe essere concessa al Novi Sad. Proprio sull’opportunità di autorizzare i cortei no vax in centro storico erano intervenuti i commercianti, che già negli scorsi weekend avevano affisso cartelli sulle vetrine chiedendo ai manifestanti di lasciarli lavorare. "Quando c’è la protesta negazionista noi non lavoriamo, i clienti scappano, ci fanno perdere l’incasso più importante, quello del sabato pomeriggio".

Sulla questione intervengono compatte anche le associazioni di categoria. Confcommercio, Cna, Confesercenti e Cna hanno scritto al prefetto ed al questore: "E’ evidente come queste manifestazioni disincentivino la frequentazione delle aree coinvolte e, più in generale dell’intero centro storico", dicono. "Quella di sabato scorso è stata l’ottava manifestazione di questo tipo. Non è certo in discussione il diritto a manifestare, previsto dalla Costituzione, ma la Carta riconosce anche a tutti i cittadini il diritto al lavoro. Ci pare che queste manifestazioni ledano il diritto al lavoro degli esercenti. Stiamo peraltro parlando – continua il comunicato – di attività duramente colpite dalle limitazioni dei provvedimenti anti Covid, alla luce delle quali queste manifestazioni rappresentan o la beffa, oltre al danno. La soluzione è quella di consentire queste manifestazioni in aree come il Novi Sad".