JACOPO GOZZI
Cronaca

Nidi e materne, si parte. Giochi, colori ed emozioni: "L’educazione dei bambini riveste un ruolo centrale"

Ieri il primo giorno di scuola per i più piccoli: alle Simonazzi piantato un olivo di benvenuto. La visita del sindaco Mezzetti e dell’assessora Venturelli: "Inizia un nuovo e importante capitolo".

Ieri il primo giorno di scuola per i più piccoli: alle Simonazzi piantato un olivo di benvenuto. La visita del sindaco Mezzetti e dell’assessora Venturelli: "Inizia un nuovo e importante capitolo".

Ieri il primo giorno di scuola per i più piccoli: alle Simonazzi piantato un olivo di benvenuto. La visita del sindaco Mezzetti e dell’assessora Venturelli: "Inizia un nuovo e importante capitolo".

Grande emozione ieri mattina per migliaia di bambini e le loro famiglie in occasione del primo giorno di scuola nei nidi comunali e nelle scuole dell’infanzia di Modena e provincia.

Per celebrare l’inizio del nuovo anno scolastico, il sindaco di Modena Massimo Mezzetti e l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli hanno visitato alcune strutture del sistema integrato 0-6, augurando buon inizio a tutti gli alunni, alle loro famiglie e al personale educativo.

La visita ha coinvolto il nido Cividale e la scuola d’infanzia Simonazzi, due strutture situate nel quartiere Buon Pastore e rinomate per il loro innovativo approccio educativo, che prevede molte attività all’aria aperta. In particolare, al termine della visita alla scuola Simonazzi, il sindaco Mezzetti, insieme ad alcuni bambini, ha piantato un olivo nel giardino della scuola, un gesto simbolico che rappresenta crescita e speranza per il futuro.

"Oggi – le parole di Mezzetti – è il mio primo giorno di scuola come sindaco. Sono contento di visitare due realtà nelle quali si respira il segno di una tradizione forte e significativa che ha sempre caratterizzato la città di Modena, ovvero l’attenzione alla crescita e all’educazione dei bambini fin dai primi mesi di vita. Inoltre, noto con piacere che vi sono stati progressi importanti per quanto riguarda la qualità di arredi, spazi e strumenti educativi rivolti ai più piccoli".

Nel complesso, a Modena sono circa 1.600 i bambini della fascia 0-3 anni che frequentano nidi comunali, convenzionati e di Fondazione Cresciamo a essere rientrati in sezione ieri, insieme ad altri 400 che occupano posti privati. Oltre 4.000 bambini frequentano le scuole d’infanzia cittadine: di questi, 2.100 delle scuole comunali e di Fondazione Cresciamo hanno ripreso le attività ieri. Questa settimana ha rappresentato anche l’inizio per 1.250 bambini delle scuole d’infanzia Fism, mentre i 730 alunni delle scuole d’infanzia statali inizieranno le lezioni il 16 settembre.

Durante la visita, il sindaco e l’assessora hanno ringraziato tutto il personale per il lavoro svolto nelle scorse settimane per garantire un avvio sereno dell’anno scolastico.

"Sono molto emozionata – dichiara l’assessora alle politiche scolastiche, Federica Venturelli – di poter visitare queste scuole insieme al sindaco Mezzetti. Oggi ringraziamo tutto il personale, le educatrici e le pedagogiste che in queste settimane hanno lavorato incessantemente per rendere il primo giorno indimenticabile per i bambini e le loro famiglie. Modena ha una tradizione importante rispetto alle scuole per l’infanzia: è vero, veniamo da lontano, ma in futuro vogliamo continuare a rafforzare sempre di più questi servizi così identitari per la città".

Infine, gli auguri del sindaco per tutti gli alunni che ieri hanno svolto il loro primo giorno di scuola.

Una giornata quindi di grande emozione, colori e giochi per dare il via a un importante anno scolastico, che segna un nuovo capitolo per migliaia di bambini nella nostra città.

"Esprimo a tutti i bambini che ospitiamo – conclude Mezzetti – gli auguri per questo anno e per gli anni che verranno. Il percorso scolastico riveste un’importanza cruciale nella vita di ogni persona. Fin da queste prime battute, un compito fondamentale di insegnanti, educatori e professori è quello di generare curiosità nei giovani studenti, perché proprio la curiosità è la chiave che spinge alla ricerca, al sapere e alla crescita di futuri cittadini consapevoli e può fare la differenza per tutta la società".