VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Muore per legionella, aperta un’inchiesta

HA iniziato ad avvertire forti malori e, a distanza di otto giorni, è deceduto. Gli accertamenti svolti dai sanitari hanno poi confermato i sospetti: il paziente era affetto da legionella. I parenti della vittima, un 55enne di Cavezzo, chiedono che sia fatta luce sul decesso dell’uomo, avvenuto lo scorso 15 maggio all’ospedale di Carpi.

L’uomo era stato trasferito al nosocomio il 10 maggio dopo che, due giorni prima, era stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Mirandola. Il 55enne, infatti, essendo affetto da una grave patologia degenerativa era inizialmente ospite in una struttura socio sanitaria convenzionata di Mirandola. A rivolgersi al legale di fiducia è stata l’ex moglie della vittima: l’avvocato ha depositato giovedì mattina la querela - l’ipotesi è quella di omicidio colposo - affinchè venga effettuata l’autopsia sul corpo dell’uomo e, ovviamente, verificate eventuali responsabilità circa il decesso del 55enne. Quello che i parenti della vittima chiedono di accertare è anzitutto dove si sia originata l’infezione ma dall’azienda sanitaria spiegano come il caso di legionella non sia stato acquisito in ospedale. «Dall’esame epidemiologico è possibile escluderlo – affermano dalla direzione – è arrivato come un caso clinico grave prima all’ospedale di Mirandola, lo scorso otto maggio per poi essere trasferito a Carpi due giorni dopo, in rianimazione. L’Ausl ha disposto tutte le precauzioni del caso ancor prima della conferma diagnostica. Non appena riscontrato il sospetto di legionellosi, è stata effettuata la segnalazione al Servizio di Igiene pubblica dell’Azienda Usl che ha avviato l’indagine epidemiologica sugli ambienti frequentati dal paziente. Quando, come in questo caso, si tratta di struttura sociosanitaria e socioassistenziale vengono fornite indicazioni da applicare nell’immediato per ridurre il rischio di nuovi casi. Il decorso della malattia, in relazione ai tempi di incubazione del batterio – spiegano ancora –, permettono di escludere che la legionella sia stata contratta durante il ricovero in ospedale e, come da obbligo di legge, l’Ausl ha fatto referto all’autorità giudiziaria».

La legionella è un batterio pressoché ubiquitario (può essere presente anche nei corsi d’acqua o nei pozzi), che nel contesto urbano si moltiplica negli impianti idrici domestici o di strutture complesse (alberghi, ospedali, strutture di assistenza e degenza). Dal punto di vista epidemiologico si differenzia dalle altre polmoniti per la rilevanza del contesto abitativo, sia in termini predisposizione alla malattia - che colpisce soprattutto soggetti deboli e fragili - sia dal punto di vista delle strategie di prevenzione. Può manifestarsi con epidemie dovute ad un’unica fonte o in casi indipendenti tra loro concentrati in un’area ad alta endemia o ancora - è il caso dell’attuale situazione a Modena - con casi sporadici senza un evidente raggruppamento temporale o geografico.