REDAZIONE MODENA

Mozarc-Bellco: approvato cronoprogramma per risoluzione crisi a Mirandola

L'assemblea dei lavoratori approva il cronoprogramma per la crisi di Mozarc-Bellco, con focus su solidità aziendale e occupazione.

Una foto di quest’estate durante lo sciopero dei lavoratori

Una foto di quest’estate durante lo sciopero dei lavoratori

L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Mozarc-Bellco approva il cronoprogramma per la risoluzione della crisi dello storico stabilimento di Mirandola, ma chiede che siano pienamente rispettati i tre criteri individuati da Sernet nella due diligence, ovvero la solidità dell’azienda proponente, la sostanza dei piani industriali e la forza dell’assorbimento occupazionale. Oggi è in gioco in questa vertenza l’occupazione di oltre 240 lavoratrici e lavoratori e 27 somministrati.

"Tre le offerte vincolanti giunte per rilevare l’azienda. L’Advisor – hanno commentato riguardo all’andamento dell’incontro di martedì al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Elena Petrosino, Filctem Cgil Nazionale, e Ivano Dalla Brea, Femca Cisl Nazionale – ci ha informato che altre due giungeranno entro il 6 gennaio. Come sindacati chiediamo che, in sede di accordo preliminare, venga mantenuta la continuità produttiva e occupazionale, si rispettino le tempistiche per favorire il percorso di reindustrializzazione, si evitino frammentazioni, non si disperdano competenze e manodopera specializzata, nel diretto e nell’indotto".

L’Advisor Sernet Alberto Sportoletti ha riferito che entro il 6 gennaio ci sarà la scadenza delle offerte vincolanti ed entro il 17 dello stesso mese saranno completati i percorsi di raccolta, dopodiché il 31 si concluderà la due diligence, con la valutazione dei piani industriali e la presentazione di un accordo preliminare, mentre a marzo-aprile potrebbe avvenire il trasferimento della proprietà.

Mattia Losego, direttore della Divisione Politiche per la risoluzione delle crisi di impresa Mimit, ha espresso soddisfazione per il lavoro portato avanti sinora dall’Advisor ed ha sottolineato che, data la produzione dell’azienda, considerata strategica per il Paese, qualsiasi valutazione sul soggetto acquirente dovrà tenere conto dell’avallo del Ministero. Per tale ragione ha annunciato un passaggio obbligato della proposta individuata agli uffici Golden Power competenti, da considerare all’interno del cronoprogramma. Tra i lavoratori ed i loro rappresentanti si esprime un cauto ottimismo rispetto le prospettive e gli scenari emersi. "Essendo presenti sia ipotesi di reindustrializzazione totale che di continuità industriale ed occupazionale – chiariscono Lisa Vincenzi, Filctem CGIL, e Alberto Suffritti, Femca Cisl - sarà determinante il momento di condivisione ed approfondimento". Il prossimo incontro del tavolo è stato fissato per il 22 gennaio, con l’auspicio che possa essere anticipato, per eventuali comunicazioni favorevoli alla risoluzione della vertenza.

Alberto Greco