STEFANO LUPPI
Cronaca

Movida, proteste in zona Novi Sad a Modena: “Troppo rumore anche di notte”

I residen ti: "Il Comune ha attivato Arpae per i controlli tecnici" Il titolare del locale: "Giusto ascoltare le esigenze di tutt i, abbiamo fatto un errore ma ora rispettiamo le regole"

Una foto d’archivio di tavolini all’esterno di un locale

Modena, 26 giugno 2023 – Non accenna a risolversi il problema che contrappone il locale Kinder Garden di via Fontanelli, su un lato del Novi Park, e gli abitanti della zona che da tempo lamentano troppo rumore soprattutto la notte.

Una sessantina di famiglie tra le vie Fontanelli, Bacchini e Fabriani poste sui due lati del Novi Sad, spiega che il locale è "recidivo" e avrebbe commesso alcune infrazioni. Il gestore Alessio Vandelli ammette alcuni errori, sanzionati, ma invita a raggiungere un punto di equilibrio tra le esigenze dei residenti e quelle dei clienti del locale che agevola una frequentazione più "sana" del parco.

"Secondo la nostra opinione – spiegano Marco e Luca, portavoce dei residenti – il Comune ultimamente si è mosso nei dovuti modi mentre dobbiamo rilevare l’atteggiamento recidivo del gestore del Kinder Garden. L’amministrazione comunale, infatti, ha attivato per i controlli i tecnici di Arpae che hanno svolto una rilevazione tecnica molto accurata e precisa dall’abitazione di uno di noi un mese fa".

“Da questi controlli le carte di Arpae, spiegano i due portavoce, sono emerse alcune questioni: Arpae - dicono Luca e Marco – ha chiaramente scritto nella sua relazione che la zona in cui si trova il locale è di ‘intensa attività umana’ e che a causa della vicinanza con le abitazioni non è idonea a ospitare un locale che ha un’attività simile a quella di una discoteca. Inoltre, essendo all’aperto, non ci sono protezioni che possano schermare efficacemente i decibel e così nelle case di alcuni di noi è impossibile dormire la notte. Per alcuni la situazione diventa infernale. Arpae con le strumentazioni ha poi rilevato che i decibel da lì provenienti sono stati ampiamente superiori a quelli consentiti dalla normativa".

C’è poi un altro aspetto che fanno notare i residenti: "Il gestore del locale ha bypassato il limitatore che era stato in precedenza piombato dalla Polizia Municipale, commettendo dunque una infrazione: secondo noi è molto grave, il locale è stato sanzionato con due multe e il Comune ha disposto l’avvio di un procedimento che si concluderà il 28 giugno. Entro tale data il gestore si impegna a garantire con documentazione scritta di non manomettere ulteriormente il limitatore e di rispettare perciò i decibel prescritti dalla normativa. Finora dopo anni di lamentele con tanto di documentazioni ufficiali, il titolare dell’attività, non solo non si è dimostrato collaborativo, ma al contrario ha assunto un atteggiamento addirittura ostativo: il locale non ha mai abbassato la musica e in alcune i decibel erano talmente alti da far rimbombare le abitazioni con doppi vetri chiusi. E la musica va spesso oltre la mezzanotte. Siamo estenuati, arrabbiati e preoccupati per questo disagio enorme".

Vandelli, titolare del Kinder Garden oltre che di Stile Libero in Pomposa ribatte: "Ammetto l’errore rispetto alla piombatura dell’impianto: la colpa è mia, purtroppo non avevo seguito le azioni di un collaboratore del locale. Ma c’è stata una sanzione salata, ed è come quando si passa con il rosso e si paga quella multa. Avrei superato i decibel? Ho un contatto con un vicino che mi dice se si sente la musica a casa sua e nel caso la faccio abbassare mentre devo dire che la Municipale ora non passa mai o quasi. Comunque nessuno è perfetto, probabilmente qualche aggiustamento dobbiamo farlo anche se questa situazione si è già vista".

"Giusto ascoltare le esigenze di tutti – dice ancora Vandelli – ma anche in via Gallucci e alla Pomposa non piaceva ai residenti che ci fossero brutte frequentazioni. Sulla chiusura a mezzanotte siamo molto precisi perché a Modena sono fiscali e se arriva la Municipale sono 300 euro di multa mentre le multe di Arpae sono di 3mila euro, non ho interesse a vedermele appioppare. Ma non voglio creare un muro contro muro con i residenti perché non giova a nessuno: hanno i loro diritti, ma ricordo che qui vengono persone sane e abbiamo anche appuntamenti dedicate a minori e famiglie".