VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Morto legato a Casinalbo (Modena), il cerchio delle indagini si chiude: in Italia il secondo indagato

Arrestato in Inghilterra, è atterrato a Roma. Il 3 giugno previsto l’interrogatorio di garanzia. Il primo accusato, anch’egli di origine romena e già in cella, ha rifiutato di rispondere

Alessandro Gozzoli è morto legato al letto

Alessandro Gozzoli è morto legato al letto

Modena, 2 giugno 2023 – È atterrato ieri all’aeroporto di Roma il 21enne rumeno, secondo indagato per l’omicidio di Alessandro Gozzoli, il 41enne di Bazzano (Bologna) trovato morto sul suo letto, con mani e piedi legati, nella sua abitazione a Casinalbo lo scorso 10 marzo.

Il giovane era stato arrestato a Wembley, in Inghilterra, il 19 maggio e a due giorni dall’estradizione dalla Romania del complice, un connazionale appunto 23enne.

Il giovane era stato fermato dalla polizia in esecuzione del mandato d’arresto Internazionale emesso lo scorso 14 aprile dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta della procura di Modena e sabato, in carcere, è previsto l’interrogatorio di garanzia alla presenza del proprio legale.

I due indagati, lo ricordiamo, devono rispondere di omicidio volontario, rapina indebito utilizzo di carta di credito. Il primo giovane era stato individuato in Romania, dove si era rifugiato dopo il delitto e, davanti al giudice, si era avvalso della facoltà di non rispondere. Con tutta probabilità, però, nei prossimi giorni il legale che lo assiste, l’avvocato Pier Francesco Uselli, chiederà al pm che il ragazzo sia sentito per rilasciare dichiarazioni spontanee. Da quanto trapela sarebbe stato comunque confermato dagli accertamenti il decesso della vittima, quella notte, durante un gioco erotico finito in tragedia: Gozzoli sarebbe morto per asfissia. I due rumeni, resosi conto di aver ammazzato il 41enne, invece di avvisare i soccorsi lo avrebbero poi rapinato dell’auto e, soprattutto, delle carte di credito con le quali avrebbero effettuato diversi prelievi. La vittima e i due aguzzini, però, non si sarebbero conosciuti in chat quella notte: a quanto pare il 41enne aveva già avuto precedenti contatti con il rumeno più giovane, arrivato ieri in Italia. Quest’ultimo avrebbe portato con sé l’amico e complice nel delitto.

La difesa ha annunciato che nominerà un proprio perito al fine di stabilire le esatte cause di morte della vittima, lavorando su reperti ed analisi già effettuate. Domani, appunto, è previsto l’interrogatorio di garanzia del secondo indagato. Quel che è certo è che i carabinieri si erano resi subito conto come dall’abitazione della vittima, a Casinalbo trovata a soqquadro, mancassero alcuni effetti personali di Gozzoli, tra i quali anche alcune carte di pagamento. Le immediate attività investigative condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sassuolo, supportati dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Modena, avevano permesso di accertare come gli indagati avessero utilizzato ripetutamente le carte di pagamento dopo il decesso del 41enne. Come noto dall’abitazione della vittima era scomparsa anche l’auto, una Lancia Y che i carabinieri avevano poi ritrovato in un quartiere di Bologna: il mezzo era stato subito sequestrato e analizzato.