MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Morte Mattia Spiagato, a Carpi un corteo di moto per salutarlo: “Eri unico, ti ameremo in eterno”

Oltre 250 persone ai funerali del 21enne morto dopo l’incidente. Bandane rosse per rendergli omaggio. La lettera della madre: “Mi rincuora sapere che una piccola parte di te vivrà ancora”. Gli organi del giovane sono stati donati

Un momento del funerale di Mattia Spigato

Un momento del funerale di Mattia Spigato

Carpi (Modena), 3 agosto 2024 - “Ciao vita mia, la presenza di queste persone è la testimonianza di quanto sei stato unico. Siamo grati a tutti coloro che in questi giorni ci hanno manifestato la loro sincera vicinanza, uno tsunami di affetto da tutti quelli che ti hanno voluto bene”.

Parole che vengono dal cuore, quelle che la mamma Marcella ha rivolto al figlio Mattia Spigato, il carpigiano 21enne morto martedì dopo alcuni giorni di agonia, a seguito delle gravissime lesioni riportate in un incidente con la sua motocicletta avvenuto in via Lame a Rovereto sulla Secchia. Oltre 250 persone hanno partecipato ieri mattina nella chiesa della Santissima Trinità a Cibeno alle esequie funebri del giovane, celebrate dal parroco don Andrea Zuarri, e organizzate dalle onoranze Salvioli. Gli amici stessi hanno ricordato il sorriso e la generosità di Mattia, sempre disponibile a dare una mano agli altri, come dimostra anche il fatto che lui stesso, nella sua carta di identità avesse già espresso il consenso alla donazione degli organi.

“Mi rincuora sapere che una piccola parte di te vivrà ancora su questa terra – ha proseguito nella sua lettera d’addio la madre –. Hai fatto un gesto straordinario che permetterà ad altre persone di vivere: noi siamo fieri di te e ti ameremo in eterno, siamo stati una famiglia unita e lo saremo sempre”. Una delle grandi passioni di Mattia erano le moto: in suo onore, i suoi amici, tutti sulla due ruote, hanno accompagnato il giovane nel suo ultimo viaggio, ‘scortando’ il carro funebre dalle camere ardenti dell’ospedale Ramazzini fino alla chiesa di Cibeno e poi, termine le esequie, fino al cimitero urbano.

Prima e dopo la messa, sul sagrato, hanno reso omaggio all’amico sgasando con il motore, tra l’applauso dei familiari e degli altri presenti. Mattia aveva un segno distintivo: una bandana rossa legata al manubrio della sua moto rossa. Qualche giorno prima dell’incidente aveva postato una foto con quella bandana e la sua amata moto. In suo onore tutti i centauri presenti avevano legato alla moto una bandana rossa, così come l’avevano al polso i genitori, le sorelle Noemi e Asia e la fidanzata Melissa. Una, simbolicamente, è stata stretta anche ad una maniglia della bara. Poi, alzando al cielo una gigantografia di Mattia sulla moto, di spalle, con le braccia aperte, tutti gli amici si sono messi nella sua stessa posizione, esibendo l’immagine su cui ognuno ha lasciato un ricordo. “Ora – afferma la sorella maggiore Noemi – è il tempo del silenzio, della vera e propria convivenza con il dolore. Non ho più parole, solo rabbia e tristezza. Con lui una parte di noi se ne è andata per sempre”.