
Il sindaco di Montecreto, Giuseppe Ballotti, annuncia la chiusura degli impianti di risalita e sollecita il supporto regionale.
Il neo-eletto sindaco di Montecreto, Giuseppe Ballotti, ha comunicato ieri che "anche per questa stagione invernale gli impianti di risalita del Comune di Montecreto non potranno essere messi in funzione".
Così il sindaco spiega la situazione: "Si tratta di tre impianti seggioviari, due dei quali di arroccamento ’Stellaro-Rovinella’ e ’Grotti-Esperia’ di collegamento che non possono garantire molti passaggi e quindi nemmeno incassi, mentre il terzo ’Grotti-Esperia’ (che permette il collegamento a Passo del Lupo) è il più importante in quanto permette di utilizzare la pista ’Esperia’ l’unica che grazie ai passaggi degli sciatori garantisce incassi sufficienti.
Quest’ultimo impianto è in comproprietà al 50% tra il Comune di Montecreto e il Comune di Sestola, e da oltre due anni non è stato aperto al pubblico. Per la sua apertura occorrono lavori di manutenzione oltre alla realizzazione della pedana di imbarco a valle, unitamente alla nomina del Capo Servizio e del Direttore di Esercizio per un importo complessivo per lavori e servizi che i due Comuni non dispongono nel bilancio del corrente anno 2024.
Per il funzionamento dei tre impianti occorre l’assunzione di 12 operatori, i cui costi non possono essere sostenuti con gli incassi dei passaggi. Il Comune di Montecreto – prosegue Ballotti – non fa parte del Consorzio Stazione Invernale del Cimone di cui è sempre stato considerato come la Cenerentola e mai aiutato dal Consorzio stesso che però utilizza per la produzione neve artificiale l’acqua dei due invasi dei Lamaccioni di proprietà al 50% del Comune di Montecreto senza averne alcun diritto, in quanto la convenzione è scaduta dal 2020.
In passato e fino ad ora la Regione ha sempre sostenuto il Consorzio non solo nella realizzazione degli Impianti (quello ha riguardato anche il Comune di Montecreto) ma ha concesso contributi annuali per la gestione diretta in particolare per le spese correnti, oltre allo Stato che coi Decreti Santanchè sta concedendo contributi al Consorzio in qualità di gestore degli impianti e non ai Comuni proprietari degli stessi.
Per cui noi auspichiamo che la Regione valuti attentamente la situazione dell’intera area sci del Monte Cimone che comprende anche noi".